Sono stati rinviati a giudizio due carabinieri in servizio alla Stazione di Torchiara.
Per Gerardo Iuliano e Mario Cosimo Ciuccio l’accusa è di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale e per il solo Vice brigadiere di abuso di potere e di perquisizione personale arbitraria.
Il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Vallo della Lucania, Sergio Marotta, ha così accolto le richieste dei Sostituti Procuratori della Repubblica di Vallo, Paolo Itri ed Ivana Niglio.
I fatti risalgono al 24 febbraio 2017 quando nell’abitazione di un imprenditore di Torchiara, un carabiniere, dopo essere entrato con un collega per un controllo delle armi, fa partire un colpo di pistola che sfiora l’addome dell’uomo e va a conficcarsi nel televisore di casa. E’ l’imprenditore edile, un 78enne del posto, a denunciare i fatti alla Procura che aveva avviato gli accertamenti.
Il 78enne spiegò di aver chiamato i carabinieri per segnalare l’aggressione ricevuta in azienda da un giovane per una mancata fornitura di piastrelle, ma gli uomini dell’Arma, di contro, si erano recati nella sua abitazione per controllare la validità del certificato medico per la detenzione delle armi, tra cui alcuni fucili e una pistola Beretta calibro 6,35, detenuta in un comodino.
La vicenda per la quale i due carabinieri sono stati rinviati a processo è legata ad un episodio avvenuto nella camera da letto dell’imprenditore, al piano superiore della sua abitazione a Torchiara. Secondo quanto denunciato dall’uomo alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, il Vice brigadiere nel maneggiare l’arma, la pistola calibro 3.65, avrebbe accidentalmente premuto il grilletto ed il colpo sarebbe partito centrando il televisore e sfiorando l’addome all’imprenditore.
Recuperato il proiettile, ma non il bossolo, ritrovato poi dall’uomo, i carabinieri avevano perquisito l’abitazione sequestrando le armi ritenute custodite in modo inadeguato. Nel frattempo, la moglie dell’uomo, per lo spavento preso sentendo il colpo di pistola, era stata portata in ospedale per i controlli del caso.
Ora il Gup ha accolto le richieste formulate dai sostituti procuratori Niglio e Itri fissando la prima udienza al 12 marzo 2019.
– Marianna Vallone –