“Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è una delle ricchezze della nostra Campania. Ricchezza non è sinonimo di soldi, ma un concetto ben più ampio. Il Parco è memoria, è bellezza, è storia, è cibo, è futuro. Scegliere il Presidente di un tale Ente non può essere il frutto dell’ennesima spartizione politica”.
A quanto afferma Dario Vassallo, Presidente della Fondazione Vassallo, a margine della sentenza del Tar Campania che ha accertato l’illegittimità delle nomine dei due Commissari straordinari degli Enti effettuate dal ministro dell’Ambiente senza l’attivazione dell’intesa con la Regione e ha ordinato al ministro di sottoporre una terna di nominativi, come prevede la legge, in tempo utile a consentire al presidente della Regione di esprimere l’intesa entro il 22 febbraio sulla nomina degli organi ordinari dei due Enti Parco.
“Purtroppo finora i nomi e i ragionamenti che abbiamo potuto ascoltare e leggere si richiamano più alle esigenze degli equilibri interni alla maggioranza riunita intorno a De Luca, che non ai bisogni della gente della nostra terra“, aggiunge.
“Il tempo passa nel silenzio totale ma tempo non abbiamo più – afferma – il Parco Nazionale del Cilento non può essere un feudo da consegnare a un nuovo asservito, ma un territorio da restituire alla nostra gente. Presidente De Luca, Ministro Pichetto Fratin il futuro non può attendere oltre. A questo territorio si deve l’attenzione che merita. Allo stesso modo rinnoviamo l’invito ai sindaci, interessati da nuovi e importanti avvicendamenti, ad operare uniti e con spirito di responsabilità”.
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