Giro di vite nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per ciò che concerne i contributi economici concessi dall’Ente alle sagre gastronomiche che pullulano in tutto il territorio di competenza. A deciderlo il Presidente Tommaso Pellegrino, fermamente convinto che il Parco non debba più fornire il proprio sostegno in termini monetari a questo genere di eventi.
“Oggi non possiamo dare contributi per attività commerciali, – evidenzia Pellegrino – perchè purtroppo molte sagre non hanno l’obiettivo della valorizzazione dei prodotti della dieta mediterranea, mantenendo anche un rigore sulla raccolta differenziata. Il Parco non deve alimentare con il suo contributo attività commerciali. Diverso sarebbe il caso della Rete del Gusto della dieta mediterranea“.
Pellegrino accenna poi ad un disciplinare a cui l’Ente Parco sta lavorando in collaborazione con Legambiente “per fare in modo che si possa iniziare a parlare di ‘ecosagre‘, anche utilizzando materiale riciclabile e rispettando le buone prassi legate alla raccolta differenziata nel corso di questi eventi“.
“Nell’area di competenza di un Parco Nazionale bisogna dar vita a iniziative che abbiano un certo valore – conclude – altrimenti non diventano altro che operazioni commerciali e trovo assurdo che l’Ente possa dare il proprio contributo per questo genere di operazioni“.
– Chiara Di Miele –