Momenti emozionanti sono quelli vissuti lo scorso week-end a Roma dove i giovani si sono incontrati con Papa Francesco.
Al Circo Massimo, per presiedere la veglia il Pontefice ha incontrato 70mila giovani provenienti da 195 Diocesi con il motto “Per mille strade, verso Roma”, promosso dalla Cei (Conferenza Episcopale Italiana) in vista del Sinodo di ottobre.
Un incontro che ha visto anche la presenza della Diocesi di Teggiano-Policastro dove i giovani di Polla, Montesano sulla Marcellana, Casalbuono, Caselle in Pittari, Prato Perillo di Teggiano, Petina, Sicignano e Sapri sono stati presenti insieme al direttore dell’Ufficio Pastorale Giovanile della Diocesi don Donato Varuzza.
I giovani hanno intrapreso un cammino a piedi durato giorni per arrivare a Roma e occupare pacificamente la zona prima che il Santo Padre percorresse l’area a bordo della Papamobile e accolto da un tripudio di canti e bandiere.
“I vostri sogni sono la vostra responsabilità e il vostro tesoro, fate che siano anche il vostro futuro – ha detto il Papa – i sogni vanno fatti crescere. Ma vi siete mai chiesti da dove vengono? Sono sogni grandi oppure sogni piccoli, miseri, che si accontentano del meno possibile? – chiede – La Bibbia ci dice che i sogni grandi sono quelli capaci di essere fecondi, di seminare pace e fraternità. Un giovane che non sa sognare è un giovane anestetizzato. È triste vedere i giovani da divano, giovani senza sogni che vanno in pensione a 22 anni. Il giovane che sogna cose grandi va avanti, non va in pensione presto”.
Soddisfatti i giovani del Vallo di Diano che tornano arricchiti di un’esperienza spirituale importante e significativa esortati dal monito del Santo Padre.
“In questi giorni in cui abbiamo camminato insieme ai giovani della Metropolia di Salerno – raccontano Carmen ed Enza di Polla – e in comunione con i giovani di tutta Italia, torniamo con il desiderio di fare della nostra vita una testimonianza di coraggio e di speranza. Non avremo paura di realizzare i nostri sogni, senza scorciatoie o compromessi, non avremo paura di compiere scelte coraggiose, non avremo paura di scegliere l’Amore, quello vero”.
“Mi ha colpito la frase di Papa Francesco sui giovani da divano – racconta Cristiana di Montesano – perché oggi parecchi sono i giovani da divano che non vogliono vivere l’amore e l’affetto di Gesù per paura di essere giudicati dai proprio amici”.
“C‘è un tempo nuovo della Chiesa ed è oggi – è l’esperienza di Michele di Prato Perillo di Teggiano – un tempo nel quale i giovani si svestono delle vecchie paure e delle antiche colpe di adulti poco innamorati della vita, dell’amore, della Chiesa, di Cristo. Sono giovani messi a nudo quelli che hanno incontrato Papa Francesco a Roma ed è in questa nudità che la Chiesa ha saputo specchiarsi per riconoscere nelle paure, nei sogni e nelle speranze dei giovani la propria vocazione: quella di essere Madre, scrigno e lucchetto di una gioventù innamorata di Cristo”.
– Claudia Monaco –
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