E’ un percorso che va nel verso dell’educazione alla legalità quello intrapreso dall’Amministrazione Comunale di Padula che, oggi pomeriggio, ha ospitato Paolo Siani, fratello di Giancarlo, giornalista de “Il Mattino” ucciso per mano della camorra nel 1985, personaggio simbolo della scelta della libertà e della verità a costo dell’umana esistenza.
Siani, in compagnia di Fabio Giuliani, referente regionale di Libera, Geppino Fiorenza del Comitato Scientifico Fondazione Polis e Filomena Chiappardo, assessore alla Cultura del Comune di Padula, si è lasciato guidare dal professor Marcello Ravveduto, esperto di Storia della criminalità organizzata, attraverso i due piani di quella che fu l’abitazione che diede i natali al poliziotto padulese ucciso dalla mafia nel 1909. Un viaggio virtuale attraverso suoni, voci e immagini, messaggi di legalità, in un intrecciarsi continuo tra storia passata e contemporanea, toccando episodi e personaggi cardine della Galleria su Mafie e Antimafie offerta dalla Casa Museo Joe Petrosino grazie ad un certosino lavoro di ricostruzione ed ampia conoscenza del tema. Pregno di sensibilità il ricordo delle figure, tra le tante presenti nel percorso multimediale, di Mimmo Beneventano, don Peppe Diana, Marcello Torre e dello stesso Giancarlo Siani.
Presenti all’incontro anche alcuni docenti del Liceo Scientifico “Carlo Pisacane” di Padula, il presidio Libera Vallo di Diano, l’Associazione Internazionale “Joe Petrosino” e Giuseppe Rienzo, coordinatore dei Forum dei Giovani della Provincia di Salerno. Dopo l’annuncio da parte dell’assessore Chiappardo della prossima intitolazione di uno spazio pubblico alla figura del giornalista con la Mehari, il fratello Paolo ha donato alla comunità di Padula una raccolta di articoli di Giancarlo e il libro “Fatti di camorra”, vincitore del Premio Elsa Morante 2017.
Ai nostri microfoni Paolo Siani e Filomena Chiappardo.
– Chiara Di Miele –
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