E’ capace di intendere e di volere e quindi sarà giudicato con il rito abbreviato il figlio minorenne di Ciro Palmieri, panettiere di Giffoni Valle Piana ucciso a coltellate nell’agosto dello scorso anno.
E’ in corso il processo a carico di Monica Milite e Massimiliano Palmieri, la moglie e uno dei figli della vittima. Mentre le indagini a carico del figlio minorenne sono terminate con il deposito di una perizia che ha stabilito la piena capacità di intendere e volere. Il giovane, secondo la Procura, avrebbe partecipato attivamente all’omicidio del padre e il rito a suo carico inizierà nel prossimo mese di settembre.
Il cadavere fu mutilato, infatti dopo essere stato ucciso con diverse coltellate, le gambe furono ripetutamente colpite con un macete.
Secondo le accuse, come riporta “Il Mattino”, madre e figlio, in concorso con il figlio minore e alla presenza di un altro figlio di 11 anni, uccisero Ciro Palmieri accoltellandolo al torace, alla testa e al dorso dopo un’accesa lite tra i coniugi. Il marito aveva lanciato del liquido contenuto in una bottiglia contro la moglie e da questo episodio nacque una colluttazione. I due figli accorsero con le armi da taglio e, mentre uno tentò di soffocare il padre, l’altro lo colpì al petto con un coltello, poi si armò di un altro coltello e continuò a infierire. In seguito, per occultare il cadavere, lo mutilarono e tentarono di distruggerlo, simulando la scomparsa dell’uomo.
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