Il Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Buccino, a seguito delle indagini condotte anche con l’ausilio dei tecnici dell’Arpac di Salerno sugli impianti di depurazione dei reflui urbani, ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro che, su richiesta della Procura della Repubblica, è stato emesso dal Tribunale del Riesame di Salerno.
In particolare, è stato eseguito il sequestro di due impianti di “depurazione – trattamento dei reflui urbani” nel comune di Palomonte. Il Tribunale ha riconosciuto il fumus dei reati di danneggiamento di beni pubblici, gettito di cose idonee a molestare le persone, deturpamento di bellezze naturali. Reati che sono stati contestati in quanto, all’esito degli accertamenti tecnici delegati dalla Procura della Repubblica di Salerno, è emersa l’inidoneità degli impianti al fine del trattamento delle acque che, quindi, venivano immesse in corsi d’acqua superficiali (nel Vallone Traiano e nel Vallone Catena) senza idonea depurazione.
Le acque sversate, quindi, contenevano sostanze inquinanti che danneggiavano le matrici ambientali di beni pubblici, oltretutto protetti da vincolo paesaggistico. Complessivamente risultano indagate quattro persone, oltre che per i suddetti reati, anche per il delitto di omissione di atti d’ufficio.
Gli accertamenti si collocano in una più ampia attività della Procura della Repubblica di Salerno finalizzata a verificare eventuali illeciti nella gestione dei sistemi di depurazione delle acque reflue dei Comuni dell’intero circondario, e, quindi, si inserisce nell’ambito di una più vasta strategia investigativa volta ad accertare tutte le possibili cause dell’inquinamento delle acque superficiali interne e del mare, indagine che nelle scorse settimane ha gia portato al sequestro degli impianti di depurazione di Amalfi e Praiano.
– redazione –
Speriamo che i controlli si estendano a tutti gli impianti della provincia di Salerno.