Con una nota inviata al primo cittadino di Padula, Paolo Imparato, il presidente della società cooperativa Nova Civitas, Antonio Casella, raccogliendo l’invito reso pubblico attraverso la stampa locale dal giornalista Pietro Cusati e considerando la particolare sensibilità della stessa nel cogliere le istanze dei cittadini riguardanti i temi culturali e le attività svolte, chiede l’intitolazione di una strada o piazzetta a Maria De Cardona.
Si tratta di una nobildonna del 1500, poetessa e marchesa per circa un cinquantennio residente a Padula, fu mecenate, letterata, benefattrice di feudi e comunità, una donna che incarnò appieno le due grandi virtù del tempo, la grazia e l’erudizione, una personalità importante del Rinascimento Italiano, che secondo il presidente di Nova Civitas “merita sicuramente di essere ricordata anche attraverso un riconoscimento”.
“Tale iniziava è già avvenuta a Montesano Sulla Marcellana, con l’intitolazione di una piazzetta a Maria de Cardona, grazie all’associazione FIDAPA – si legge nella nota – Negli ultimi tempi, lo scrittore padulese, l’avvocato Emilio Sarli ha dedicato un’approfondita ricerca storica a tale personaggio, con la pubblicazione del libro ‘La decima musa del parnaso’, conseguendo il primo posto nel premio letterario nazionale ‘Mario Solda’, conferito dal prestigioso Centro Pannunzio di Torino. L’Avvocato Emilio Sarli ha anche redatto la voce su Maria de Cardona per l’enciclopedia delle Donne. In particolare, il volume è stato presentato in tutte le città frequentate da Maria de Cardona, tra cui Padula, Napoli, Avellino, Ferrara ed in diversi altri luoghi, riscuotendo notevole successo di pubblico e di critica, in quanto valorizza un personaggio poco conosciuto, fornendo un interessante profilo di una donna che ha interpretato, probabilmente senza saperlo, l’essenza stessa del Rinascimento Italiano, anche per i legami di parentela con le grandi famiglie italiche dei Gonzaga, Estensi e Sanseverino”.
“Tutto questo – sottolinea da ultimo Antonio Casella – al fine di sottolineare l’importanza storica, culturale e sociologica del personaggio”.
– Miriam Mangieri –