Dopo oltre un mese di ricovero presso l’ospedale “San Carlo” di Potenza è rientrato a casa Vincenzo Petrizzo, risultato positivo al Covid-19 lo scorso 5 aprile.
La battaglia contro il temuto virus è stata lunga, ma dopo settimane Vincenzo, tra i primi casi positivi registrati a Padula, è riuscito a sconfiggerlo e finalmente nel pomeriggio è stato dimesso. Una gioia difficile da descrivere quella provata dalla moglie Carmelina, dai figli Giustina e Francesco e dai familiari che finalmente, dopo lunghissimi giorni di apprensione, hanno potuto rivederlo e riaverlo a casa.
Vincenzo ha davvero lottato strenuamente contro il Covid-19, ricoverato a lungo nella Rianimazione del “San Carlo” dopo l’iniziale trasferimento dal Pronto Soccorso di Lagonegro, dove più di un mese fa ha ricevuto la prima assistenza. Una lunga battaglia la cui vittoria si è fatta attendere ma che è arrivata regalandogli uno sperato finale. Vincenzo Petrizzo è sicuramente tra i pazienti valdianesi positivi al virus il cui ricovero è durato più a lungo.
Ricordiamo che oltre a lui anche la moglie risultò contagiata ma già da qualche settimana per lei è giunto il doppio tampone che ne attesta la negatività.
“Ringraziamo i medici e il personale dei reparti di Terapia Intensiva e Malattie Infettive dell’ospedale di Potenza – dicono all’unisono Vincenzo e la sua famiglia – ed il dottore Giovanni Alliegro per il sostegno e la vicinanza oltre alla grande umanità mostrata in questo periodo e per averci indirizzato lungo la giusta strada da seguire fin dal primo giorno, quando la situazione era davvero critica. Il nostro grazie va anche a Maria Giovanna Palladino, giovane infermiera valdianese in servizio al San Carlo che con enorme affetto ci è stata tanto vicino. Ringraziamo anche tutti coloro, che in modo diverso, ci sono stati accanto“.
Oggi è il momento della gioia e della festa per una famiglia che ha visto da vicino quanto può essere spietato il Covid-19. Ma è anche un epilogo che deve far riflettere sull’importanza della vita e su quanto si possa essere fortunati nell’evitare il contagio adesso, dopo settimane di drammatiche esperienze, non abbassando mai la guardia.
– Chiara Di Miele –