“Il Comune di Padula, così come tanti piccoli Comuni italiani, si trova a dover rispondere con affanno ai repentini cambiamenti e alle continue trasformazioni della società contemporanea. L’invecchiamento della popolazione, l’impoverimento delle famiglie, la carente mobilità interna, il consumo di suolo, il peggioramento delle condizioni ambientali, la concentrazione dei problemi di convivenza legati alle migrazioni, la concentrazione dello spazio pubblico: sono tutte questioni che sindaci e amministratori, ma anche imprese e cittadini, si trovano ad affrontare con sempre maggiore urgenza e minori risorse economiche”.
Inizia così la lettera inviata agli amministratori del Comune di Padula dal consigliere di minoranza Settimio Rienzo, che vuole porre l’attenzione su una più efficace riorganizzazione interna dell’Ente.
“Il nostro Comune, negli ultimi anni, ha progressivamente perso unità lavorative, passando dalle 45 dell’anno 2002 alle 31 nel mese di luglio 2015. Dal 1° agosto, il totale scenderà ulteriormente a 30 unità, e così dal 2002, presso il Comune di Padula, avranno cessato dal servizio per quiescenza ben 15 lavoratori a tempo indeterminato”, continua la lettera.
“E’ ormai da tempo che cerco di porre l’attenzione sul tema dell’organizzazione dell’Ente. Le diverse nomine esterne del Responsabile dell’Ufficio Tecnico e le difficoltà riscontrate all’ufficio elettorale mi hanno fatto capire quanto sia importante la pianificazione dal punto di vista del personale e dell’organizzazione del nostro Comune. Le risorse umane ed economiche diminuiscono, le assunzioni sono bloccate e bisogna garantire la qualità dei servizi erogati. Ecco perché, nel documento protocollato al Comune, ho provato ad immaginare alcune tra le soluzioni più innovative ed efficienti: l’utilizzo più consapevole dell’ICT e la gestione associata dei servizi – spiega il consigliere Rienzo – L’innovazione tecnologica comporta per i Comuni alcuni vantaggi essenziali: ottimizzazione delle procedure operative interne agli uffici e riduzione dei costi di gestione, maggiore efficienza nell’erogazione dei servizi ai cittadini, partecipazione e collaborazione dei cittadini alle scelte di governo”.
“Per sfruttare al massimo i vantaggi delle nuove tecnologie va implementato un programma serio di formazione e di alfabetizzazione digitale dei dipendenti. Così come le nuove tecnologie, anche l’esercizio unificato delle funzioni tra Comuni può essere la formula giusta per gestire situazioni con meno personale e meno risorse. E, in verità, lo sforzo che sta facendo la Comunità Montana in questo senso va apprezzato, ma non è sufficiente – conclude il consigliere – La gestione associata implica che, all’interno di ogni Comune, venga ripensata ed organizzata ciascuna attività, cosicché ciascun compito che caratterizza la funzione sia considerato in modo unitario e non quale sommatoria di più attività simili. Comunque spero che vengano accolte le mie sollecitazioni dai consiglieri, affinché ci si confronti seriamente sul tema. L’argomento è complesso e urgente, e non vi è una soluzione unica”.
– Filomena Chiappardo –