“Ottima è la misura scriveva Cleobulo, uno dei sette saggi dell’antichità… ma a Padula la misura è colma … o meglio a Padula è il colmo“. Inizia così il manifesto pubblico dei consiglieri di opposizione Dario M. Tepedino, Filomena Chiappardo, Tiziana Bove Ferrigno e Paolo Imparato.
“Assistiamo inermi e da cinque mesi ad una narrazione social fasulla e fatta da chissà chi (e soprattutto a spese di chi?) visto che quando bisogna agire in diretta il Sindaco (Sindaca solo sui social … sarà anche questo un problema di scrittori su commissione) si affida malamente a qualche pizzino scritto in fretta e furia da qualche altro ‘guardiano’ della rivoluzione – scrivono – . Poche idee (o meglio nessuna), ma confuse. È un’Amministrazione che ha avuto rilevanti difficoltà anche a coprire il vuoto dirigenziale venutosi a creare (qualcuno dovrebbe chiedersi perché chi tanto ha dato per la comunità di Padula ha ritenuto di non volere avere a che fare con loro!). Abbiamo aspettato. Padula aspetta da 5 mesi un’iniziativa, almeno una, di sviluppo e di novità. Il risultato è il nulla? No! Era difficile fare peggio, ma loro ci sono riusciti. A Padula non siamo a zero… siamo sotto zero!“.
L’opposizione accusa l’Amministrazione Cimino di aver perso il finanziamento destinato al Liceo Scientifico (200.000 euro) e, sottolinea, “solo grazie all’intervento del gruppo di minoranza si è provveduto ad attivare l’istituto del soccorso istruttorio, ma ci rendiamo conto che è attività decisamente più complessa di percepire immeritatamente l’indennità“.
“È stato perso un finanziamento già assegnato dal MIBAC (25.000 euro) per le rievocazioni storiche – continuano – ma la nuova Amministrazione, anziché preoccuparsi di recuperarlo, ha presentato nuovamente il nostro progetto per il finanziamento. Un chiaro esempio di disconnessione spazio – tempo. La vicesindaca alla c(o)ultura promuove (vorrebbe promuovere) i prodotti DECO dopo essersi astenuta, unitamente al ‘fido’ assessore, sul Regolamento per l’Istituzione del marchio DECO. Ma oggi il mito di ‘quelli che ascoltano’ diventa epopea: ma della (dis)amministrazione“.
“La Regione Campania – scrivono ancora i consiglieri di opposizione – ha reso pubblica la graduatoria relativa ai finanziamenti dell’edilizia scolastica: la (dis)amministrazione Cimino ha mostrato i muscoli con la presentazione di un progetto di oltre 1.600.000 euro per la scuola ‘Dante Alighieri’ (ovviamente non pensato da loro, ma dall’Amministrazione Imparato), però ha dimenticato di allegare i documenti e le firme. Risultato: il progetto del Comune di Padula è stato escluso“.
Secondo i consiglieri Imparato, Chiappardo, Tepedino e Bove Ferrigno “se il fine di una buona amministrazione è il superiore bene di Padula, se 5 mesi sono un termine sufficientemente lungo per prendere contezza di quello che si deve fare (del resto il Sindaco o la Sindaca a seconda di chi scrive, è stata vicesindaco per 5 anni), se il Sindaco o la Sindaca (a seconda di chi scrive) doveva conoscere tutti i progetti in corso e non solo i nominativi di coloro che dovevano convolare a nozze, la soluzione può essere solo una: dimissioni del Sindaco e della Giunta per manifesta incompetenza“.