Una lezione speciale fuori dall’aula quella a cui questa mattina hanno preso parte gli studenti del Liceo Scientifico “Carlo Pisacane” di Padula nell’Aula Conferenze della Certosa di San Lorenzo. Il seminario di studio dal titolo “Febbri ricorrenti e reumatismi articolari”, organizzato in sinergia dall’Istituto di Istruzione Superiore con il Comune di Padula, ha rappresentato un momento volto a sensibilizzare i giovani su due patologie che interessano spesso l’età adolescenziale.
Ad aprire l’alternativa mattinata di studio l’assessore alla Cultura del Comune di Padula, Filomena Chiappardo, e Liliana Ferzola, Dirigente Scolastico del Liceo “Pisacane” che ha sottolineato la necessità di apprendere anche lontano dai banchi. “Questa società che attraversa un periodo di crisi – ha dichiarato la Dirigente Ferzola – ha necessità di persone che sviluppino la fantasia e abbiano senso di responsabilità. L’incontro di oggi offre ai ragazzi l’opportunità di avere delle conoscenze specifiche che possono essere d’aiuto nella prevenzione delle malattie e nel modo di approcciarsi ad esse“.
La lectio magistralis tenuta dal dottor Crescenzio Bentivenga dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna, corredata da un lavoro certosino, è servita ad illustrare ai tanti studenti presenti le caratteristiche delle reumatopatie, frequenti anche tra i giovanissimi, e degli stati febbrili. “La maggior parte dei reumatismi infiammatori o delle connettivopatie – ha spiegato il dottor Bentivenga – si manifestano tra la terza e la quinta decade di vita, soprattutto nelle donne. Solo l’artrosi interessa chi è più avanti con gli anni, ma tante altre patologie interessano i primi anni di età“.
Bentivenga ha poi soffermato l’attenzione sulle caratteristiche della febbre e sulle sue classificazioni, chiarendo numerosi dubbi legati spesso a falsi miti e affermandone un particolare “ruolo protettivo“. “La febbre inibisce la crescita batterica – ha spiegato – e crea un ambiente fisiologico sfavorevole al progredire della malattia. Ma è inutile agire sulla febbre con mezzi farmacologici se ci sono pochi gradi di temperatura“.
– Chiara Di Miele –
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