“Verità, trasparenza, parsimonia“. L’Amministrazione Comunale di Padula risponde con questi tre termini al recente manifesto pubblico con cui l’opposizione consiliare “Padula Bene Comune” attacca la maggioranza del sindaco Paolo Imparato soprattutto in merito alla deliberazione del conto consuntivo 2016 e ad un paventato “stato di pre-dissesto finanziario“.
L’Amministrazione Imparato ribadisce di aver approvato il bilancio “con un avanzo di amministrazione di 3.519.828,02 euro” e di averlo fatto “senza nessun imbarazzo, nè tentennamenti di sorta, né ordini di scuderia, come invece si è costretti ad agire nel gruppo di minoranza anche se non si è d’accordo“.
“Un bilancio comunale – spiegano gli amministratori di maggioranza – che per quasi metà anno, fino al fatidico 05/06/2016, è stato portato avanti anche con l’ausilio di due componenti del gruppo di minoranza e pertanto, se ci sono degli avanzi di amministrazione, è anche dovuto al loro estenuante operato. Ora, un bilancio comunicato alla Corte dei Conti, organo di supremo controllo, un bilancio supportato da un parere favorevole degli organi di revisione, un bilancio che per legge prevede l’accantonamento di somme su fondi vincolati per sopperire a eventuali mancate entrate o altri contenziosi che qualcuno in passato e per tanti anni ha contribuito a incrementare, un bilancio che può essere spiegato a chiunque abbia la ragionevolezza e l’umiltà di farlo è diventato una letterina di Natale per piangere sul mancato regalo ricevuto alle elezioni amministrative del 2016“.
“Le elezioni sono finite da un anno – incalza la maggioranza – e non va giù la sonora sconfitta elettorale dovuta ad un palese voto democratico dei cittadini, senza imbarazzo“. E in merito alla riscossione dei tributi l’Amministrazione chiarisce di effettuarla “in proprio, senza gravare minimamente nelle tasche dei cittadini, e si ricorre alla gestione della riscossione coattiva solo quando siamo al limite della prescrittibilità delle somme. L’affidamento di tale servizio all’Agenzia delle Entrate, al posto di Equitalia, nome che fa molto più paura ai cittadini ma che non avete voluto scrivere, è dovuto per legge, e ci meravigliamo che nella delibera così esplicitata non sia stato anche evidenziato con tanto e giudizioso acume giurisprudenziale“.
“Cari consiglieri, – conclude il gruppo di maggioranza padulese – accettiamo la critica, ma se è costruttiva, non fate disinformazione proprio sul bilancio comunale, perché se c’è una cosa che ci contraddistingue è proprio la parsimonia con cui cerchiamo di amministrare questo Comune. Non siamo in dissesto, non siamo strutturalmente deficitari, non abbiamo aumentato le tasse“.
– Chiara Di Miele –
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