Spiegare e scrivere ciò che si sta vivendo in queste ore a Padula è difficile.
Michele Sarli si è spento ieri, in seguito ad un incidente sulla Strada Provinciale 51/A che collega Sassano e Padula: per cause in corso di accertamento, il giovane ha perso il controllo della sua auto, una Renault Modus, terminando la sua corsa in un fossato.
Forse un colpo di sonno. La corsa verso l’Ospedale di Polla e poi in eliambulanza verso Napoli.
Ma Michele non ce l’ha fatta.
La sua bacheca su Facebook ha raccolto immediatamente un fiume incontenibile di fotografie, frasi, messaggi di affetto profondo. La comunità di Padula si è stretta forte intorno alla famiglia di Michele, abbracciando suo padre Luigi, sua madre Pina, suo fratello Americo.
Michele era benvoluto e stimato da tutti per il suo carattere affabile, per la sua allegria.
Aveva sempre amato il suo lavoro di pizzaiolo, per il quale era molto apprezzato e conosciuto. Grande la sua passione per il calcio, per la Juventus, che proprio qualche settimana fa, insieme agli amici di Padula, aveva seguito nella sfida con il Napoli direttamente a Torino, per la squadra del suo paese, che lo vedeva impegnato con entusiasmo, quell’entusiamo che metteva in tutto ciò che faceva.
L’ASD Certosa di Padula ieri non ha disputato la partita con il Real Contursi Terme. “Michele era un amico e soprattutto un uomo. Lascia un vuoto difficile da colmare che segnerá la vita di tutti noi”, è il messaggio della squadra diffuso su Facebook. Sentimenti di cordoglio anche da parte del Consiglio comunale e del sindaco Imparato.
Spiegare l’aria che si respira a Padula è difficile. Restano i ricordi di un ragazzo speciale, resta il suo sorriso, resta il suo posto sui muretti dei “Fossi”, della piazza di Padula, nella quale ha trascorso tante serate.
Mancherà agli amici chiamarlo con quel simpatico soprannome con il quale ormai tutti lo riconoscevano.
Le immagini dei profili su Facebook dei padulesi e di coloro che lo conoscevano sono, quasi contemporaneamente, diventate tutte scure: anche il mondo virtuale ha voluto, così, dare un segno di partecipazione ad una sofferenza profonda.
Resta una comunità in lacrime, ma non disperata.
In una comunità si vive tutto insieme, le gioie e i dolori, si condividono le cose belle e quelle brutte ed in quelle brutte, insieme, si intravedono i segnali di speranza.
La speranza la dona il sorriso radioso di Michele, che aiuta a vedere oltre quell’automobile distrutta, oltre il dolore, oltre la rabbia, oltre il senso di impotenza.
Non può esserci disperazione dove c’è stato amore, dove c’è stata amicizia, dove ci sono stati legami profondi, che vanno oltre la morte.
“I love Padula”, aveva scritto Michele con la farina, scattando poi una foto per la sua immagine di copertina su Facebook. Oggi Padula dice a Michele che lo ama, che non lo dimenticherà.
Ora c’è silenzio ed un grande vuoto. Ciao, Michele. Buon viaggio.
– Filomena Chiappardo –
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Io sono una cugina vivo in america mando un abraccio e le mia condoglianze a mio cugino Luigi e la moglie che Dio vi benedica.