Si è riunito oggi pomeriggio, presso l’Aula Consiliare in Piazza Umberto I, il Consiglio comunale della Città di Padula.
Tra gli argomenti all’ordine del giorno, l’approvazione dello schema di convenzione per la gestione associata delle funzioni fondamentali, l’approvazione del Regolamento del Servizio di Economato e di cassa e delle spese di economia, l’approvazione del Regolamento per gli acquisti in economia di lavori, beni e servizi: gli ultimi due punti hanno visto l’astensione dei consiglieri di minoranza Settimio Rienzo e Dario Tepedino.
Si è passati poi alla discussione della problematica relativa all’istanza di permesso di ricerca idrocarburi denominata “Monte Cavallo”.
Il Sindaco Imparato e i consiglieri hanno ribadito il “no” alle trivellazioni.
“Già nel 2012 il Consiglio comunale di Padula ha espresso la sua contrarietà, mi sono già espresso in sede di Consiglio della Comunità Montana alcuni giorni fa e dico ancora “no” – ha sottolineato il primo cittadino – Il nostro territorio ha deciso di fare un altro percorso, basato sul turismo, sull’agricoltura, e Padula ha fatto altre scelte, puntando a valorizzare la Certosa, i Musei. Non vogliamo che il nostro territorio venga devastato. Tra qualche giorno sarà, inoltre, presentato il concorso di idee per Mandranello, che si trova ai piedi di Monte Cavallo, ed anche qui vogliamo valorizzare al massimo la zona, escludendo eventuali trivellazioni”.
Di parere contrario il consigliere Giovanni Cancellaro, che già in altre occasioni ha mostrato la sua visione favorevole riguardo l’argomento “petrolio e trivellazioni”.
“Non possiamo bloccare a tutti i costi la possibilità di uno sbocco economico notevole, anzi, con quegli introiti, si potrebbe pensare addirittura a bonificare il territorio dai rifiuti – ha spiegato Cancellaro, che si è dimostrato, dunque, l’unica voce fuori dal coro.
Toni duri tra Imparato e Tepedino alla fine della seduta: il consigliere di minoranza si è allontanato dichiarando di non aver ricevuto comunicazione dell’integrazione di alcuni argomenti all’ordine del giorno, tra cui quello relativo all’aggiornamento del Piano Triennale della Prevenzione e della Corruzione.
– Filomena Chiappardo –