Si è tenuta ieri sera, nella chiesa madre di San Michele Arcangelo di Padula, la celebrazione eucaristica di ringraziamento per i primi dieci anni di sacerdozio di don Giuseppe Radesca, parroco delle comunità di San Michele Arcangelo e San Giovanni Battista.
Tante le persone presenti, che hanno voluto essere vicine a don Giuseppe in un giorno così importante: sull’altare, insieme al parroco, c’erano don Vincenzo Federico, don Francesco Morena, fra’ Luigi D’auria, i diaconi permanenti don Franco Antonazzo e don Francesco Carabetta, S. E. Mons. Salvatore Angerami, Rettore del Seminario di Capodimonte.
Presente anche il sindaco Paolo Imparato e rappresentanti dell’amministrazione comunale.
Don Giuseppe Radesca, nell’omelia, ha ricordato il suo percorso di vocazione e le persone che lo hanno accompagnato nel cammino, a partire dalla famiglia e dalla parrocchia di origine, San Maria di Loreto di Arenabianca, facendo riferimento al forte legame con il Vescovo che il 13 agosto 2005 lo ha consacrato sacerdote, Mons. Angelo Spinillo.
“Dalla paternità nasce l’esperienza della fratellanza – ha sottolineato don Giuseppe – Siamo sacerdoti per ricordare al mondo che siamo tutti nati dallo stesso amore”.
Solidità della fedeltà, missione, testimonianza: questi gli aspetti della vita sacerdotale che Don Giuseppe ha voluto evidenziare nella sua omelia, con un invito forte alla comunità di Padula “a custodire i beni di Dio per raccoglierne tutta la bellezza e la grazia”.
A don Giuseppe ieri è stato rivolto, da parte della comunità padulese, un ringraziamento per l’opera che quotidianamente svolge, con un’attenzione particolare al patrimonio artistico, alla sua salvaguardia e valorizzazione e al mondo dei giovani.
Sono stati, infatti, i ragazzi del laboratorio teatrale dell’Oratorio San Giovanni Battista a chiudere la serata, regalando a tutti i presenti momenti di allegria con due brevi rappresentazioni.
– Filomena Chiappardo –