“L’ Albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte”, a cura di Achille Bonito Oliva, è la mostra diffusa in tutta Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, tra musei e fondazioni pubbliche e private che coinvolge oltre 40 artisti, scelti dal critico d’arte per realizzare opere ispirate al tema arcaico dell’albero della cuccagna. Un simbolo di abbondanza eletto dall’arte per invitare a riflettere sui temi dell’alimentazione e sulle sue implicazioni sociali, in sintonia con EXPO 2015, partner del progetto, con la collaborazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e del Programma sperimentale per la cultura Sensi Contemporanei dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.
In questo contesto, viene presentato domani alle ore 11.00 nella Certosa di Padula, “L’albero della Cuccagna” di Matteo Fraterno, che recupera il senso primario dell’arte come nutrimento dello spirito e crea un “Albero del Priore’” per il Giardino della Certosa di Padula, con oggetti e immagini dei Santi patroni della zona nel peculiare rapporto simbolico con la terra ed il cibo, proponendo di cogliere l’unione dei Santi dei Comuni del Vallo di Diano, per connettere i popoli che hanno attraversato il territorio, lasciando tutto il potenziale della biodiversità esistente.
Il respiro della Terra, tema di EXPO 2015, dentro e fuori la Certosa di Padula, è forte, la ricchezza e la varietà dei prodotti tipici è identità del comprensorio.
Nell’ “Albero del Priore” Santi e territorio raccontano nuove storie, la cuccagna si fa utopia e l’arte aiuta a riconoscere e a decodificare la possibile estetica connessa all’economia della cultura.
La manifestazione si svolge con il patrocinio di EXPO Milano 2015 e vede coinvolti il Polo museale della Campania insieme alla Fondazione Morra, con il patrocinio del Comune di Padula e il supporto della Comunità Montana Vallo di Diano, con il sostegno dell’Associazione DNA Maratea.
Grazie alla partecipazione del Comune di Padula e della Comunità Montana Vallo di Diano, la mostra verrà successivamente presentata in altri spazi, allo scopo di moltiplicare la comunicazione capillare dell’opera connessa ai temi dello sviluppo del Vallo.
I lavori di Matteo Fraterno sono spesso incentrati sulla memoria storica e sul territorio inteso come sistema di interazione tra ambiente e abitanti. Fraterno preleva dai luoghi esplorati, durante le sue frequenti peregrinazioni culturali, le emozioni e le visioni di un processo creativo complesso ed articolato. Le materie sdoganate dalla loro inerte appartenenza e condotte nel territorio dell’arte diventano elementi costruttivi di pittura, scultura, installazione, video e happenings. Matteo Fraterno lavora su queste tematiche dagli anni ’80 sia sulla scena nazionale che internazionale.
– Filomena Chiappardo –