E’ una storia a lieto fine quella di Ghost. Così è stato ribattezzato il falco pellegrino salvato e recuperato ieri a Padula da una coppia di coniugi del posto, Salvatore Ceglia e Filomena Arato.
A pochi passi da casa, in contrada Palco, Salvatore e Filomena hanno notato in strada la presenza del volatile e, dopo essersi avvicinati, hanno compreso che non riusciva più ad alzarsi in volo perchè ferito ad un’ala. Impietositi dalle condizioni dell’uccello hanno cercato di recuperarlo, con non poche difficoltà, e dopo averlo messo al riparo in una scatola di cartone, hanno iniziato ad attivarsi per capire come fare per affidarlo in mani esperte.
Dapprima si sono rivolti ad un veterinario e successivamente ai Carabinieri Forestali della locale Stazione che hanno preso in affidamento il falco pellegrino salvato dalla coppia. Si tratta di una specie protetta molto diffusa in Europa. Il falco pellegrino è un grande predatore abbastanza intollerante al disturbo umano, anche se non è raro scorgerlo su costruzioni artificiali come i grandi edifici, le torri e i campanili delle città. E’ capace di raggiungere in picchiata velocità di poco inferiori ai 300 km orari, ha il capo nero e il piumaggio sfumato in varie tonalità di grigio, mentre il ventre è bianco o giallo.
Filomena e Salvatore sono rimasti molto toccati da questo ritrovamento e, allo stesso tempo, emozionati di aver salvato la vita di Ghost. “Non è stato facile mettere il falco nella scatola – raccontano – perchè il falco non è un animale troppo tranquillo, sebbene fosse ferito. I suoi occhi imploravano aiuto e non si abbandona chi cerca aiuto. Se non lo avessimo visto, a quest’ora sarebbe morto, un fantasma. Per questo abbiamo deciso di mettergli questo nome“.
– Chiara Di Miele –