Danni alle colture da parte di mandrie incontrollate di bovini al pascolo. E’ quanto lamentato da una serie di proprietari di fondi agricoli di Padula, che da tempo sono costretti a fare i conti con piantagioni letteralmente devastate dalle mucche lasciate a pascolare allo stato brado.
Soltanto pochi giorni fa in località Gradi circa dieci capi di bovini hanno invaso un uliveto distruggendone le piante. La chioma degli ulivi è stata troncata dagli animali al pascolo e il proprietario si è visto costretto a scrivere alla sindaca Michela Cimino e alla locale Stazione dei Carabinieri per chiedere di far cessare lo stato di abbandono in cui versano le mucche incontrollate.
“La questione si trascina da anni, siamo esasperati e non riusciamo a fare valere i nostri diritti alla tutela della proprietà – dicono i coltivatori danneggiati -. Le mucche vagano in completo stato di abbandono in tutte le colture della zona e creano gravi danni. L’uliveto distrutto poche sere fa ci metterà anni per riprendersi oppure si è costretti a ripiantare“.
Quella dei bovini allo stato brado è una problematica atavica che colpisce diversi centri del Vallo di Diano e che, unita alle invasioni sempre più frequenti da parte dei cinghiali, mette seriamente in ginocchio gli agricoltori del territorio i quali, sempre più spesso, a fine anno fanno i conti con raccolti mancati e ingenti spese per coprire i danni subiti.