Questa mattina, nella Sala Conferenze della Certosa di Padula, si è svolta la cerimonia per il conferimento del “Premio Internazionale Joe Petrosino“, giunto alla XVII edizione e dedicato alla memoria del poliziotto originario di Padula che diede la vita per combattere la criminalità.
Quest’anno il premio è stato assegnato a Leonardo Guarnotta, magistrato e componente del Pool Antimafia di Palermo, alle giornaliste Federica Angeli e Marilù Mastrogiovanni, al Generale dei Carabinieri Angiolo Pellegrini, al Generale della Guardia di Finanza Umberto Rapetto e al Testimone di Giustizia Gaetano Saffiotti, per il loro impegno contro la criminalità organizzata, vividi esempi di guida della società.
Sono intervenuti durante l’incontro, insieme ai premiati, il Prefetto di Salerno Francesco Russo, Carlo Sibilia sottosegretario di stato al Ministero dell’Interno, il sindaco di Padula Paolo Imparato, il vescovo della diocesi Teggiano-Policastro S.E. Mons. Antonio De Luca, il pronipote di Joe Petrosino Nino Melito Petrosino e la giornalista Margherita Siani, moderatrice dell’evento.
“Sono onorato di aver ricevuto questo premio dedicato ad una persona che ha investito tutta la sua vita nel rispetto della legge – ha dichiarato il magistrato Leonardo Guarnotta ritirando il premio – e vorrei condividerlo tra gli altri con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, grazie ai quali è stato possibile vivere un’avventura giudiziaria irripetibile“.
Il problema della criminalità è, tuttavia, ben lontano dall’essere risolto, nonostante l’impegno dei magistrati, delle Forze dell’Ordine e dei civili, in particolar modo nelle zone nevralgiche come il Vallo di Diano, cerniera tra Campania, Basilicata e Calabria.
“Non solo la criminalità organizzata è un problema grave, lo sono tutte le criminalità – ha chiarito a prosito il Prefetto di Salerno Francesco Russo – e vengono oggi affrontate con un lavoro continuo sui giovani, in modo che nessuno venga lasciato solo“.
– Justine Biancamano –