Si è tenuta ieri pomeriggio, presso l’aula consiliare della Comunità Montana a Padula, la Conferenza dei Sindaci convocata dal Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Raffaele Accetta. Tema di discussione: il permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato “Monte Cavallo” proposto da Shell E&P Italia. Presente anche il geologo Franco Ortolani.
“Mi impegno da sempre per la tutela dell’ambiente e delle risorse naturali – ha dichiarato Ortolani – appena ho saputo della questione ho interessato i ministri Costa e Di Maio. Il permesso Monte Cavallo va assolutamente eliminato, perché incompatibile soprattutto con la tutela delle risorse idriche“.
Le sorgenti di acqua potabile presenti nel territorio interessato, in un periodo di cambiamento climatico, sono da preservare. Attivare movimenti da parte dell’uomo potenzialmente inquinanti su un serbatoio idrogeologico molto fratturato sembrerebbe sconsigliabile.
“Stasera abbiamo avuto la conferma della validità delle tesi sostenute in questi anni – ha dichiarato Accetta – insieme alla rassicurazione dal punto di vista politico da parte del professor Ortolani. Anche da parte del ministro Costa c’è la determinazione ad annullare definitivamente il permesso Monte Cavallo“.
Conferma ulteriore, dunque, di un territorio coeso che sostiene l’annullamento della richiesta perché incompatibile con tutte le scelte fatte negli anni, anche attraverso la strategia delle aree interne. Nei prossimi giorni sarà predisposto un atto deliberativo fatto dalla Comunità Montana con il quale si chiederà la revoca in autotutela del parere emesso.
“Noi siamo fiduciosi – ha continuato Accetta – perché anche un colosso come la Shell, che ha sostenuto una richiesta di ricerca nel nostro territorio, è stata già contrastata con la presentazione di 38 osservazioni e dai due pareri negativi delle Regioni Campania e Basilicata“.
Unanime la tesi sostenuta e confermata da tutti i presenti al dibattito: “il Ministero dovrebbe comprendere l’inutilità di continuare con il progetto, appurata la ovvia incompatibilità con la formazione geomorfologica, con i vincoli presenti nei Siti di Importanza Comunitaria (SIC), nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS), all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e tenendo conto della sismicità del territorio“.
– Gianluca Calenda –