Si è respirato profumo di legalità questa mattina a Padula dove, nella sala convegni della Certosa di San Lorenzo, si è tenuta la XV edizione del “Premio Internazionale Joe Petrosino“, organizzato dall’Associazione Internazionale Joe Petrosino.
L’importante riconoscimento in memoria del poliziotto, figlio di Padula, distintosi per la lotta alla “Mano Nera” negli States è stato conferito al Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, al Maresciallo Marco Bitetti della Stazione Carabinieri di Secondigliano, finita nel mirino di un raid a colpi di kalashnikov nell’aprile scorso, a Giuseppe Costanza, collaboratore del giudice Giovanni Falcone e scampato alla strage di Capaci, e a Giovanni Paparcuri, sopravvissuto all’attentato in cui perse la vita il giudice Rocco Chinnici.
Presenti al tavolo dei lavori, moderati dal giornalista siciliano Rino Giacalone, il sindaco di Padula Paolo Imparato, il presidente dell’Associazione Internazionale Joe Petrosino Vincenzo Lamanna e Nino Melito Petrosino, pronipote del poliziotto.
Gratteri, da pochi mesi alla Procura di Catanzaro, ha raccontato dell’impegno messo in campo per “costruire un ufficio efficiente, perchè finora si è lavorato poco e a macchia di leopardo“.
“Non è vero che i meridionali sono omertosi – ha detto, mordace, nel corso del suo intervento – Moltissime volte la gente non parla perchè non sa dove andare a parlare“.
Tra il numeroso pubblico intervenuto alla cerimonia di premiazione anche tanti rappresentanti delle istituzioni civili e militari, tra cui il viceprefetto di Salerno Vincenzo Amendola, il senatore Mario Giarrusso, il Tenente Davide Acquaviva, Comandante della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina, il Maresciallo Filippo Maniglia, Comandante della Stazione di Padula, il Luogotenente Giuseppe Iannarelli, Comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Sala Consilina, e rappresentanti della Questura di Salerno, Sergio Cirelli, presidente ANPS sez. New York- New Jersey.
– Chiara Di Miele –