E’ giunto a Sanza, nelle mani del parroco don Giuseppe Spinelli, un ex voto “per grazia ricevuta” da collocare sulla tomba di Padre Angelo da Maiori nella chiesa di San Francesco.
A spedirlo è stata Giuseppina Ingenito, originaria di Sanza, ma residente in Sicilia dal giorno del suo matrimonio, vissuta da bambina e adolescente nella devozione per il miracoloso frate morto a Sanza, del quale ricorda ancora la seconda riesumazione avvenuta nel 1952.
Nello specifico, è stato il fratello della donna, vivente a Sanza, a raccontare che Giuseppina, insieme alla figlia, ha accompagnato suo genero Calogero in Pronto Soccorso a seguito di un gravissimo accidente vascolare. Immediatamente i sanitari hanno prospettato una situazione disperata ed hanno proceduto agli accertamenti e alle cure di urgenza del caso. Nel frattempo tra i familiari cresceva l’apprensione, in particolare di Giuseppina, che con devozione si è rivolta a Padre Angelo affinché potesse intercedere per un esito favorevole della malattia.
Dopo alcune ore arriva il miracolo, quando i sanitari riferiscono che, al di là di ogni previsione, il quadro clinico della malattia appare nettamente migliorato. Calogero oggi, infatti, è guarito e ha ripreso la sua normale vita familiare e sociale, rientrando anche a lavoro. Giuseppina si è sentita esaudita da Padre Angelo e non ha esitato ad esprimere la sua gratitudine al Servo di Dio con l’invio dell’ex voto.
Ricordiamo che è in corso il processo canonico di beatificazione di Padre Angelo per il quale è previsto di dover segnalare ogni nuovo evento straordinario a lui riferibile. La Parrocchia di Sanza, tramite il parroco e il dottor Luciano Eboli, che è un appassionato studioso e cultore della vita e delle opere del Padre, ha proceduto, fatti salvi gli opportuni e necessari approfondimenti, ad informare il Postulatore Francescano delle cause dei Santi, Frate Salvatore Manzo.
Sono molte le testimonianze del legame spirituale tra il Servo di Dio e il popolo di Sanza, narrate anche nel testo di Luciano Eboli “Padre Angelo da Maiori una gloria dimenticata”.
Padre Angelo nacque a Maiori nel 1670 e svolse buona parte del suo apostolato nel Convento di Santa Maria ad nives di Sanza dove praticò l’amore fraterno e l’umiltà promuovendo il sacramento della confessione. Morì a Sanza il 12 novembre 1738 e si racconta che dal suo sepolcro sgorgò acqua che apportava giovamento fisico e spirituale: il pane lavorato con questa acqua non ammuffiva mai.
Sono certificati altri miracoli di Padre Angelo tra i quali quello al sanzese Cesare Barzelloni, che fu salvato dalla lebbra una volta bevuta l’acqua prodigiosa. Un altro episodio documentato si riferisce all’assoluzione di un bandito che era destinato alla morte. Poco prima di essere stroncato da un fulmine l’uomo confessò sinceramente i suoi crimini così Padre Angelo gli concesse la pace eterna.