Il Direttore generale dell’Asl Salerno Antonio Giordano fa chiarezza sulle recenti voci che parlano di chiusura dell’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’ospedale dell’Immacolata a Sapri e che fanno riferimento alla delibera con cui, assegnando gli incarichi per le Unità Operative Semplici Dipartimentali con posti letto, viene istituito un servizio professionale (G.O.I.) per le attività, nell’ambito del territorio aziendale, di “Endoscopia operativa del tratto gastrointestinale”.
Giordano precisa “che le attività professionali (G.O.I.) di gastroenterologia ed endoscopia previste per gli Ospedali di Sapri e Battipaglia hanno trovato la loro conferma con l’Atto Aziendale approvato a gennaio 2017 e che nessuna modifica ha interessato tali previsioni. Diversamente, invece, per il G.O.I. istituito con la delibera della quale si discute, struttura non prevista nell’Atto per la quale, quindi, è stato necessario adottare specifico provvedimento. Nè vi sono interferenze di ordine funzionale o professionale“.
Il Direttore dell’azienda sanitaria precisa che “le malattie gastroenterologiche sono responsabili di una quota rilevante di prestazioni assistenziali e di consumo di farmaci, implicando anche problemi di appropriatezza clinica ed organizzativa, ed impattano fortemente anche sull’organizzazione della rete dell’emergenza/urgenza. Per tale ultima funzione, la Regione Campania, nel determinare la ‘rete’ ha individuato i servizi dei DEA di 1° livello di Nocera Inferiore e Vallo della Lucania quali spoke; resta, tuttavia, necessario garantire anche le attività specialistiche ordinarie, sia ospedaliere che territoriali, queste ultime specialmente dedicate alla fase di screening e di prevenzione delle patologie, per le quali l’Azienda ha confermato, nell’Atto Aziendale, i servizi (GOI) di Sapri e Battipaglia ed ha previsto un Servizio presso l’Ospedale di Oliveto Citra, strutture operative che vanno ad integrare le tre UOSD previste anche con posti letto. La previsione del nuovo GOI, non già previsto nell’Atto Aziendale, è un ulteriore miglioramento dell’assistenza, con il compito di dare la possibilità, laddove necessario ed in mancanza di specifiche competenze, a tutti i presìdi aziendali di usufruire di prestazioni e di momenti di formazione a completamento dell.e attività ordinarie“.
Nessuno “spoglio” di ciò che è previsto nell’Atto Aziendale, dunque, è la rassicurazione che giunge in merito dall’Asl.
– Chiara Di Miele –