Ad un anno dal suo arrivo alla Direzione Sanitaria dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla Aristide Tortora traccia un bilancio sulle attività riguardanti la struttura di cui prese le redini il 1° aprile 2014.
Questa mattina, nella sala conferenze del “Curto”, Tortora ha parlato ad una platea di sanitari e personale infermieristico, cogliendo l’occasione per porgere gli auguri pasquali anche ai pazienti e alla cittadinanza valdianese e, con un gioco di parole, definendo quella dell’ospedale valdianese una “Resurrezione“. Dopo l’intervento del sindaco di Polla Rocco Giuliano e del presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl Salerno Sergio Annunziata, il Direttore Sanitario ha evidenziato i punti di forza del nosocomio e quanto in un anno è stato fatto per rafforzare una struttura che, a detta dello stesso Tortora, era stata negli anni gravemente depotenziata. L’incontro è stato moderato dal giornalista Geppino D’Amico.
Tra gli interventi un particolare risalto al servizio di Ematologia, guidato dalla dottoressa Elisa Focarile, che funge ormai da richiamo per i pazienti oncoematologici del territorio, oltre ad attrarre anche molte persone dal Napoletano, così come nel caso dell’Anatomia Patologica, essenziale per un efficace funzionamento dei reparti. Attivato inoltre un posto letto in Day Hospital nel reparto di Gastroenterologia e i lavori di ristrutturazione nell’unità di Chirurgia Generale. Prevista invece da settembre l’attivazione del servizio di Ecografia diagnostica ed interventistica epatologica nel reparto di Gastroenterologia e dell’ambulatorio di ecointerventistica in Medicina Generale.
Il Direttore Tortora non ha però tralasciato di sottolineare quelli che potrebbero essere definiti ancora dei “nei” del presidio, ma sui quali si sta lavorando per il potenziamento e la riapertura, tra cui il reparto di Cardiologia – Utic e l’ormai chiuso reparto di Otorinolaringoiatria.
Riguardo alla segnalazione della UIL FPL sulla paventata chiusura del “Punto Nascite” del reparto di Ginecologia ed Ostetricia, Aristide Tortora smentisce categoricamente il rischio, adducendo a prova di ciò l’assenza del reparto pollese dalla razionalizzazione prevista dal Piano Ospedaliero Regionale.
– Chiara Di Miele –