Ad una settimana dall’inizio della raccolta firme promossa dal neo costituito comitato cittadino C.U.R.O. (Comitato Uniti per la Rinascita dell’Ospedale Polla Sant’Arsenio), tesa alla salvaguardia del Servizio immuno-trasfusionale e al non declassamento dei due presìdi ospedalieri, i promotori della petizione esprimono soddisfazione per i risultati raggiunti nei primi tre giorni di raccolta presso il “Luigi Curto”.
“Siamo orgogliosi di constatare che solo nei primi tre giorni è stata raggiunta la quota di 1700 firme. – dicono i membri del comitato C.U.R.O. – La raccolta continua e continuerà su tutto il territorio nei Comuni del circondario del Vallo di Diano e noi rappresentanti del comitato saremo presenti nelle piazze dei centri valdianesi periodicamente“.
C.U.R.O. è un comitato che nasce dall’esigenza dei cittadini di far sentire la propria voce e le proprie esigenze oltre che la richiesta di usufruire del diritto fondamentale alla salute. “Abbiamo il diritto di salvarci in pochi minuti e in pochi chilometri – dicono i membri – siamo promotori di un fine comune che è quello di salvare il nostro plesso ospedaliero, una struttura fondamentale per il territorio, che purtroppo si sta spegnendo lentamente, come in una continua emorragia“.
La raccolta firme promossa dal comitato C.U.R.O. si batte in particolar modo contro quanto stabilito dai decreti 42 e 50 del luglio 2014 in merito al declassamento del centro tasfusionale in centro di raccolta, limitando di conseguenza il servizio ospedaliero complessivo e i lavori dei reparti chirurgici pollesi.
Ai microfoni di Ondanews Gerardina Miranda e Giovanni Di Donato del comitato C.U.R.O.
– Chiara Di Miele –
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