“Si lavora difficoltosamente bene e pericolosamente troppo”. E’ questo in sintesi il senso della lettera che il dottor Giuseppe Gigantino, cardiologo in servizio presso l’ospedale “Luigi Curto” di Polla ha inviato alla nostra redazione dopo la pubblicazione di un articolo sulle limitazioni orarie della refertazione degli elettrocardiogrammi per i pazienti ricoverati presso il nosocomio pollese. Refertazione che, in base ad un cartello affisso all’ingresso dell’unità operativa di Cardiologia, veniva fatta dal lunedì al venerdì soltanto per 2 ore al giorno. Il giorno successivo alla pubblicazione dell’articolo il cartello in questione è stato rimosso. Il dottor Gigantino dal suo punto di vista ritiene che non sia giusto accusare i medici, ma la responsabilità è della “pessima gestione politica della sanità” con la conseguente carenza di personale.
“Attualmente lavorano in Cardiologia a Polla solo 4 medici: – si legge nella lettera – il dott. Turturiello primario facente funzioni, il Dott. Mangieri, il Dott Adesso, il Dott Lieto ed il sottoscritto che copre dei turni come specialista ambulatoriale, la guardie notturne sono coperte da specialisti come libera professione. Spesso se non sempre si fanno turni con un solo medico. Il reparto consta di 9 posti di Utic e 14 posti di reparto“.
Il dottor Gigantino descrive quella che è una giornata tipo nella sua unità operativa: “giro di visite nell’utic con eventuali trasferimenti in emodinamica di altri ospedali per i pazienti che devono sottoporsi a coronarografia e trasferimento in reparto dei pazienti stabili, eventuali consulenze (che ovviamente non sono programmabili) in pronto soccorso con successivo ricovero urgente, giro visite in reparto con eventuali dimissioni a domicilio, refertazione degli elettrocardiogrammi di tutti i pazienti ricoverati in altri reparti o che devono sottoporsi ad intervento chirurgico, eventuale approfondimento diagnostico del paziente cardiopatico che deve sottoporsi a chirurgia ( i reparti di interesse ginecologia e ostetricia, ortopedia, urologia, chirurgia generale, oculistica ) con visita, elettrocardiogramma ed ecocardiogramma ed eventuali ecocardiogramma a letto dei pazienti in rianimazione o allettati in geriatria”.
In sostanza la colpa di questa situazione per l’autore della lettera è della “miopia politica dei governatori che dovrebbero comprendere che l’ospedale di Polla va potenziato con tutti i mezzi a disposizione in relazione all’elevato bacino d’utenza e alla sua posizione strategica”.
– Erminio Cioffi –
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La dura realtà degli Ospedali campani e del Presidio ospedaliero del Vallo di Diano (con sede a Polla) è proprio quella descritta dal Dott. Gigantino. Ormai è così da troppi anni e tuttavia la politica non smette di ignorare la realtà, prendendosela con i Medici, ingiustamente accusati quando emergono difficoltà di assistenza ai Cittadini.
La realtà viene addirittura falsificata quando si vuol far credere che l’Ospedale di Polla è all’attenzione di qualche politico o politicante locale. Smettiamola e cerchiamo di essere seri, dando al Presidio Ospedaliero di Polla i Medici necessari per organizzare una assistenza efficiente ed efficace.
Come? Assumendo i Medici e tutti gli operatori sanitari necessari ed indispensabili per una organizzazione assistenziale, che permetta al personale di operare in serenità e sicurezza, a garanzia dei Cittadini assistiti.
Riflettano i politici e i politicanti e facciano il loro dovere …., anziché continuare a strumentalizzare la sanità e i suoi operatori solamente ai fini elettorali.
Complimenti Dott. Gigantino, non poteva fare di meglio per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul vero problema della sanità!
Dott. Babbino ex direttore sanitario dell’ospedale di Polla? Complimenti! Acuto analizzatore di una causa che lei stesso, in parte, ha perorato. Se così non fosse ci potrebbe indicare cosa e come ha lasciato il presidio Ospedaliero di Polla?
Dott. Agr. Raffaele Cammardella