Le sigle sindacali UIL FPL, CGIL FP, CISL FP e FIALS denunciano il grave stato della Sanità nel Vallo di Diano che, come scrivono in un comunicato, “si trascina da anni e non sembra trovare soluzione, precisando che l’unico presidio sanitario di questo territorio è l’Ospedale di Polla, frontaliero con la Regione Basilicata, situato tra l’altro su un’importante arteria autostradale, in considerazione anche del fatto che nel Vallo di Diano è l’unica struttura che eroga prestazioni assistenziali“.
“C’è necessita di personale medico in diverse branche specialistiche – è l’allarme delle organizzazioni sindacali – manca il 50% dei dirigenti medici, figure del comparto ancora carenti e mai sostituite dopo i tanti pensionamenti (amministrativi, tecnici e personale di supporto). Non è più possibile, in base alla normativa vigente, continuare a garantire la continuità assistenziale con il solo spirito di abnegazione degli operatori“.
Da tempo i sindacati chiedono un impegno preciso sia alla Regione Campania che all’ASL Salerno proprio rispetto alla carenza di personale del presidio ospedaliero, soprattutto nei settori dell’emergenza-urgenza (Pronto Soccorso, Cardiologia-Utic, Neurologia, Fisiopatologia Respiratoria, Pediatria, Ortopedia e Traumatologia, Chirurgia, Endoscopia d’urgenza, Nefrologia e Dialisi, Urologia) ma, come fanno sapere, “ad oggi non ci sono state risposte da parte degli organi preposti, al contrario restiamo solo e comunque terra di conquista e di scorribande elettorali con annunci che non si concretizzano mai”.
Le sigle, quindi, chiedono che “venga garantita la continuità assistenziale prevista dalla Legge Regionale n. 49/2010 che riconosce all’Ospedale di Polla n.228 posti letto, colmando con urgenza e immediatezza la carenza del personale medico e di quella del comparto. Si chiede che vengano risolte le situazioni dell’U.O. Otorinolaringoiatria, della Psichiatria, del Centro Trasfusionale e Gastroenterologia così come è prevista dalla normativa regionale. Attualmente le stesse U.O. sono state completamente rimodulate, con atti unilaterali e senza nessun confronto con le OO.SS., ed alcune funzionano con la presenza di un solo medico in servizio“.
“Non va sottovalutata – continua il comunicato – la mancanza e l’adeguamento delle apparecchiature diagnostiche, con 10/15 anni di funzionamento e in alcuni casi completamente obsoleti strumenti essenziali che consentirebbero di poter dare migliori risposte alla domanda di salute dei cittadini del Vallo di Diano e zone limitrofe“.
“Non abbiamo avuto risposta sul perché la Regione Campania continui a pagare mobilità passiva per migrazioni presso la Regione Basilicata – incalzano le sigle – dove ormai ci si reca non per prestazioni di alta specialità, stiamo parlando di alcuni milioni di euro, e che basterebbe un decimo della somma spesa per potenziare il nostro ospedale ridando dignità ai degenti del P.O. di Polla e garantendo il diritto alla salute dei cittadini del Vallo di Diano determinando, contestualmente, un’enorme razionalizzazione della spesa sanitaria“.
Le organizzazioni sindacali annunciano che “nel perdurare di questa situazione e in assenza di risposte concrete non esiteranno ad indire una mobilitazione dei cittadini e degli operatori sanitari“.
– redazione –
Le organizzazioni sindacali hanno perfettamente ragione!
L’Ospedale del Vallo di Diano con sede in Polla non può essere abbandonato ad un destino che assolutamente non merita, per la sua storia e per la sua posizione strategica sul territorio, ovvero il continuo e ben noto impoverimento di personale e di attrezzature, che la politica continua a far finta di ignorare.
In passato si è potuto sopravvivere e superare le tante difficoltà, grazie allo straordinario impegno e al sacrificio del personale rimasto in servizio, ma non si può immaginare che i pochi operatori rimasti facciano il miracolo di assicurare l’assistenza ventiquattro ore su ventiquattro con un solo medico per turno!
E’ ora che, da parte dei politici e politicanti locali, piuttosto che sforzarsi di apparire presunti paladini dell’Ospedale, pubblicizzando richieste fatte ai vertici dell’ASL, che purtroppo rimangono inascoltate, ovvero prospettando sui mass media potenziamenti che puntualmente non si verificano, giova per davvero mobilitarsi e coinvolgere in maniera forte l’opinione pubblica per salvare il salvabile, dando una scossa forte ai politici e ai vertici regionali, unici in grado di sbloccare le assunzioni.
Complimenti ai sindacati se riusciranno a mobilitarsi per davvero, al fine di ottenere questo risultato. Sicuramente i Cittadini e l’opinione pubblica sono dalla loro parte!
Continuate a votare P.D….mi raccomando. ..
E meno male che abemus Pittela a Bruxelles. ..
Ahahahahah. ..
AH!!! VUTUPERI!!!!!
Mi meraviglia, e non poco, il contenuto dell’intervento di Babino, ora che è “fuori” dal gioco della sua sudditanza e della mancata sua ribellione ai vertici aziendali verso certe regole, da lui a suo tempo prontamente attuate, per depauperare (anzichè proteggere ) Reparti,Servizi e Personale dell’ospedale di Polla, al fine unico di dimostrare le sue innate capacità di “obbedienza totale” ai suoi comandanti politici di turno, che nel tempo si sono susseguiti.
Non era forse direttore sanitario del P.O. di Polla quando, pochi anni fa, sottoscriveva l’ordine di servizio per eliminare l’urgenza chirurgica dalle ore 20 alle ore 8 ?
E non era sempre lui ad abolire la reperibilità notturna di un medico e di un infermiere, per assicurare l’assistenza notturna ai pazienti con emorragie gastroenteriche, il cui costo era veramente irrisorio?
E’ come avere sancito che il funzionamento di un presidio ospedaliero è necessario solo dalle ore 8 alle ore 20 !
E di esempi di sue azioni in negativo se ne potrebbero fare tanti!
A mio giudizio l’obbligo ed il dovere morale di un vero Direttore è quello di proteggere e salvaguardare, di garantire la crescita e di coordinare le azioni, di girare per i reparti, di controllare e di stimolare affinché ognuno svolga il proprio ruolo, nel rispetto delle professionalità di ognuno.
Lui cosa ha fatto durante tutto il suo lungo periodo di attività?
SOLOI DIMOSTRARE AI COMANDANTI DI TURNO
che era capace di ridurre la spesa sanitaria (ovviamente a discapito della povera utenza).
Si è mai chiesto come mai i D.S. degli Ospedali di Sapri, di Vallo della Lucania e di Roccadaspide abbiano invece mantenuto e protetto tutti i servizi e le attività esistenti a favore della gente, che, soprattutto di notte, arriva all’ospedale di Polla e viene automaticamente trasferita presso altri Ospedali ?
E non ha alcun rimorso di coscienza per le sue incapacità e per la sua stranissima gestione?
Abbia ora almeno il buon senso di non intervenire e di non fare commenti!
E soprattutto non si permetta di rimarcare ” che …ora per davvero…bisogna mobilitarsi e coinvolgere l’opinione pubblica per salvare il salvabile…dando una scossa forte ai politici ed ai vertici aziendali e regionali…”
E’ TROPPO TARDI E NON NE HA IL DIRITTO, ESSENDO STATO PER ANNI AL SERVIZIO DEGLI “SFASCIACARROZZE” DEL NOSTRO OSPEDALE!
Alla fine di questo che potrebbe sembrare un fatto del tutto personale (ma assicuro che così non è) invece voglio invitare veramente i sindacalisti ( e non solo) a coinvolgere tutta la gente,che crede ed ha sempre creduto nella necessità che il nostro ospedale continui a funzionare e a dare risposte certe ed in loco a quanti ne fanno richiesta.
La politica è meglio lasciarla da parte, perché è già
responsabile di tanti danni, compresa la nomina o la riconferma di certi direttori sanitari.
Ue ruspa abbiamo visto forza Italia x 20 anni che a fatto ………
La sortita di a.r. è contro l’Ospedale di Polla, contro i suoi operatori e fuori di ogni logica razionale!
Gli attacchi personali sono tipici di chi è pieno di rancori, per ragioni che non ha neanche il pudore di spiegare. Che dire poi della furbizia di nascondersi dietro la sigla a.r.? Almeno si abbia il coraggio di metterci la faccia quando l’unica proposta è quella di lasciare da parte la politica!