L’ospedale “Luigi Curto” di Polla escluso dai finanziamenti che la Regione Campania ha stanziato per gli ospedali attraverso un decreto emanato dal governatore Vincenzo De Luca, commissario ad acta per attuare il Piano di rientro dal disavanzo, con cui sono stati individuati una serie di interventi di ristrutturazione e ammodernamento tecnologico.
La somma, circa 169 milioni di euro, ha visto l’esclusione del nosocomio pollese insieme all’Annunziata di Sapri e l’ospedale di Agropoli. L’esclusione del “Curto” dalla ripartizione dei fondi non è stata accettata di buon grado dal sindaco di Polla Rocco Giuliano che ieri, tramite Ondanews, si è definito “profondamente indignato per quanto deciso” e valutando la possibilità di impugnare dinanzi al TAR il decreto di De Luca.
Il sindaco, ha inoltrato al governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, al direttore dell’ASL SA/3 Antonio Giordano, al Ministero della Salute e al Ministero delle Finanze una missiva dove si chiedono spiegazioni in merito all’esclusione del Curto.
“L’ospedale di Polla – si legge – è stato per decenni sede di servizi di riferimento per l’intera Provincia di Salerno e per paesi della vicina Calabria e Basilicata. Oggi pur essendo stato individuato nell’Atto aziendale quale presidio di emergenza con 212 posti letto, vive un momento di carenza di attrezzature, medici ed infermieri. Questa ultima decisione aggrava ancora di più l’attuale sfiducia del territorio verso la nostra sanità, nonostante l’impegno e i sacrifici dei nostri pochi operatori”.
“Come sindaco – conclude – chiedo le motivazioni dell’esclusione dal finanziamento e di rivedere questa decisione con l’auspicio che la mia richiesta venga presa in considerazione per dare dignità alla sanità del Vallo di Diano e mettere fine ai viaggi della speranza dei cittadini”.
– Claudia Monaco –
- Articolo correlato:
14/12/2017 – La Regione Campania finanzia gli ospedali ma esclude il “Curto” di Polla. Giuliano:”Sono indignato”