Il Codacons Vallo di Diano tramite una nota stampa interviene in merito alla notizia dell’intenzione da parte di Eppe Argentino Mileto di Roma di creare un’associazione di interesse pubblico-privato al fine di realizzare un Ospedale diffuso nelle stazioni ferroviarie “impresenziate” della ormai ex tratta ferroviaria Sicignano-Lagonegro. A tal proposito, la Giunta di Sala Consilina, guidata dal sindaco Francesco Cavallone, ha espresso la propria manifestazione di interesse a questa proposta.
“Dopo l’approvazione della delibera – scrivono il responsabile della sede Roberto De Luca ed il responsabile del Settore Trasporti Rocco Panetta riferendosi al primo cittadino Cavallone – sembra che il Sindaco abbia asserito: “Basta vivere di sogni e ricordi”. Probabilmente egli non si stava rivolgendo a chi ancora legittimamente “sogna” la riapertura al traffico della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro e a chi ancora serba dei buoni “ricordi” del treno che attraversava la vallata. È molto probabile, invece, che egli si riferisse a chi, nei tempi recenti, ha visto un Tribunale trasferito in un’altra Regione e una casa circondariale, dove i detenuti potevano svolgere molteplici attività, chiusa. È anche probabile che volesse sconsigliare, per il bene dei cittadini, di coltivare il ricordo di una sanità efficiente, di una viabilità locale accettabile, di attività commerciali floride, di un periodo ormai remoto di sicurezza delle private abitazioni e dei luoghi pubblici. Perché, se riuscissimo a rimuovere questi ricordi, allora sarebbe del tutto inutile coltivare il sogno di una vallata diversa da quella che si prospetta sotto i nostri occhi”.
“Per quanto riguarda la vicenda delle stazioni impresenziate – continua la nota del Codacons Vallo di Diano – confidiamo nel fatto che RFI sappia assegnare le stesse a chi presenta una richiesta corredata da una proposta di utilizzo socialmente rilevante. Per quanto riguarda, poi, la questione della linea ferroviaria, non dobbiamo dimenticare che esistono delle situazioni anomale, rilevate dalla nostra associazione, sia a Sala Consilina sia a Polla. Queste anomalie, oggi, impediscono una futura riapertura al traffico ferroviario della linea Sicignano-Lagonegro. Allo stato attuale, pur volendo considerare che tali anomalie abbiano rilevanza meramente amministrativa, così come asserito dall’Autorità Giudiziaria di Lagonegro in merito ai due casi presenti a Sala Consilina, dobbiamo rilevare che non sono superabili, nemmeno sullo stesso piano amministrativo. Infatti, non possiamo comprendere come – in assenza di autorizzazioni da parte di RFI – si possa continuare a far permanere sul binario, o nelle immediate adiacenze dello stesso, asfalto o materiale cementizio che, si ribadisce, di fatto oggi impedisce il transito dei treni”.
“E siccome i sogni appartengono a chi li sogna – terminano De Luca e Panetta – noi continueremo a “sognare” un treno che, attraversando la vallata, ci colleghi ai treni ad Alta Velocità (Frecciarossa e Italo) a Salerno . E nonostante siamo proprio oggi chiamati a ricordare i tanti fratelli che furono privati della propria vita da un’inaudita furia omicida, diciamo che vogliamo vivere di tutti questi ricordi collettivi, perché la nostra esistenza sia pienamente consapevole del percorso fatto dall’Umanità dagli albori della civiltà fino ai giorni nostri”.
– redazione –
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Le ex stazioni ferroviarie del Vallo di Diano potrebbero diventare Ospedale diffuso?
A mio parere è solo uno spreco di denaro pubblico , perché le strutture sanitarie nel vallo di Diano ci sono , basta potenziare l’ospedale di Polla .