L’Azienda Ospedaliera del “San Carlo” di Potenza rafforza i percorsi chirurgici di alta specialità con la riorganizzazione del dipartimento Ortopedico-traumatologico, diretto dal dottor Rocco Romeo, oltre a garantire una risposta ambulatoriale adeguata e propedeutica ad un percorso chirurgico con ambulatori articolati per settori anatomici.
Recentemente si è svolto il primo trattamento chirurgico con trasporto osseo effettuato in Basilicata dalla Traumatologia dell’ospedale “San Carlo” di Potenza, coordinata dal dottor Antonio D’Amelio, per la gestione di un complesso caso di frattura esposta di tibia e perone, complicata da infezione.
Secondo il Direttore Generale Spera “la buona riuscita dell’intervento e il raggiungimento di ottimi risultati si devono all’importante collaborazione di tutto il personale medico, infermieristico e tecnico della sala operatoria e del reparto di Ortopedia e Traumatologia, cui giunga il riconoscimento di questa direzione e la sollecitazione a continuare sulla strada della innovazione e della alta specializzazione per assicurare le migliori risposte alle domande di salute delle persone che si rivolgono alle nostre strutture ospedaliere”.
Il dottor Giulio Botonico e il dottor Antonio D’Amelio hanno eseguito un complicato trattamento di trasporto osseo che ha permesso di sostituire con osso sano il tessuto compromesso dall’infezione. “Il trattamento – spiega il dottor Giulio Botonico- non si esaurisce con la semplice operazione, ma consiste nell’effettuare, nei mesi successivi all’intervento chirurgico, un graduale slittamento di un segmento osseo sano adeguatamente preparato. È una tecnica che richiede tempi lunghi e una costante cura ed attenzione da parte del medico e del paziente nonché un adeguato studio preoperatorio ma che permette di ottenere un risultato ottimale a fronte delle gravi condizioni iniziali dell’arto. Questo tipo di approccio si inserisce nel più ampio ambito dell’utilizzo della fissazione esterna circolare, che la Traumatologia dell’ospedale ‘San Carlo’ di Potenza ha sfruttato nell’ultimo anno per gestire casi di fratture esposte complesse caratterizzate da infezioni difficili da debellare. Il sistema di fissazione esterna circolare permette al paziente di camminare ed effettuare la fisioterapia molto precocemente, ancora prima dell’effettiva guarigione dell’osso. In questa maniera si riducono nettamente i tempi di allettamento e si riescono ad ottenere risultati adeguati alle alte richieste funzionali di pazienti giovani”.
Anche l’assessore regionale alla Salute, Francesco Fanelli, ha espresso “il proprio plauso per il conseguimento di un primato importante per la Regione Basilicata che si propone quale apripista per interventi a specializzazione sempre più alta nel ramo della traumatologia”.