I delegati della RSU per la CISL FP Salerno, Antonio Cervone, Gianfranco Climaco e Giuseppe Procaccio, segnalano con una nota all’ASL Salerno e alla Direzione Sanitaria che la riattivazione dei posti letto della Medicina dell’ospedale di Polla, chiusi in occasione dell’emergenza Covid-19, necessita di un’ampia discussione per definire percorsi che mettano in sicurezza utenti e lavoratori in uno alle modifiche infrastrutturali da attuare.
“Onde evitare inutili riferimenti strumentali – scrivono – si ritiene indispensabile l’aumento del numero dei posti letto a servizio della popolazione del territorio valdianese, ma l’onere di assistenza a 23 pazienti e 2 DH non deve certo ricadere sul ridotto numero di personale del comparto attualmente in servizio presso l’U.O.C di Medicina, già ampiamente provato da oltre due anni di pandemia e che ha dato anche un grosso contributo nel Reparto Covid-19“.
La dotazione organica della Medicina del “Curto” attualmente ha un C.P.S. Infermiere Coordinatore, 16 C.P.S Infermieri, 4 OSS e 2 OTA. La particolarità dell’Unità Operativa Complessa di Medicina sta nella sua allocazione, suddivisa al primo piano su due corridoi non comunicanti direttamente, chiusi da due distinte porte e separati da un atrio di medie dimensioni, con all’interno due ascensori e il vano scale per il passaggio dei degenti e dei visitatori, un ingresso in un’altra Unità Operativa e con un restante corridoio che collega l’altra ala del nosocomio.
“E’ del tutto lapalissiano evidenziare che l’attuale dotazione organica e logistica/strutturale acutizza ancor di più la gestione ottimale del personale in servizio, in particolar modo nel turno notturno (2/3 CPS Infermieri o 2 CPS Infermieri ed 1 OSS) che devono dividersi per non lasciare incustodito un settore e che quindi si ripercuote anche sull’assistenza dei pazienti – proseguono -. Tale disservizio è amplificato nel caso di un eventuale trasferimento del paziente presso altri servizi, in cui il personale deve lasciare il reparto e quindi lasciare incustoditi i pazienti, poiché un’ala è dedicata a 17 posti letto ed un’altra ala (separata come già esposto sopra) a 6 posti letto + 2 posti letto DH“.
Dalla CISL FP Salerno si chiedono immediate soluzioni definitive, “tenuto conto che in tale situazione non è possibile assicurare la normale attività assistenziale, anche in prossimità delle ferie estive che ricordiamo si configurano quale diritto del dipendente“.