Sei medici del Pronto Soccorso dell’ospedale di Lagonegro vanno via per prendere servizio al nosocomio di Sapri. La notizia negli ultimi giorni ha destabilizzato le comunità del Lagonegrese e la stessa Amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Falabella, preoccupata rispetto al rischio che corre l’intero territorio di fronte ad un improvviso e pesante depauperamento di risorse professionali indispensabili al funzionamento del Pronto Soccorso.
“Qualora non dovessimo avere concrete rassicurazioni in tempi strettissimi, non esiteremo ad organizzare, con tutti i cittadini di Lagonegro, che già sono in fermento, un presidio presso la sede della Regione Basilicata – annuncia il primo cittadino -. La preoccupazione circa il futuro del presidio ospedaliero coinvolge anche i colleghi Sindaci dell’intero Lagonegrese che stanno mostrando, in queste ore, il loro interesse, pronti anch’essi alle necessarie rimostranze. Non possiamo più accettare che il diritto alla salute dei cittadini del territorio venga continuamente calpestato“.
“Inaccettabile che i medici del Pronto Soccorso di Lagonegro vadano via, inaccettabile il tardivo bando per il reclutamento del personale, inaccettabile il silenzio di chi ha responsabilità. Quanto accaduto è solo la punta di un iceberg per un presidio che da tempo è alle prese con la carenza di personale, con rischio di esistenza delle Unità Operative. La sanità ha bisogno di programmazione e non di approssimazione. Ne va della tenuta dei nostri presidi e del diritto alla salute dei nostri cittadini. Si prenda atto di quanto accaduto e si adottino le soluzioni conseguenti necessarie a salvare la continuità dei servizi del Pronto Soccorso di Lagonegro, la qualità delle prestazioni ed anche a chiedere scusa” dichiara il consigliere regionale di Azione, Marcello Pittella.