E’ raccapricciante quanto trasmesso a chi guarda da alcune immagini amatoriali, girate a Sanza, che riprendono una scena che, a primo impatto, rimanda più ad una pellicola dell’orrore che alla realtà.
Lungo una strada in montagna, non facilmente percorribile e a pochi passi dal Monte Cervati, giacciono al suolo, senza vita, numerosi capi di bestiame. Sono mucche e vitelli, di quelli che solitamente nei prati siamo abituati a vedere al pascolo e non morti.
Le riprese fatte da uno smartphone e girate alla redazione di Ondanews mostrano palesemente la causa di morte dei poveri bovini, che senza ombra di dubbio non è dovuta a fattori naturali. Gli animali sono coperti di sangue soprattutto sul capo, molti sembrano essere stati colpiti da proiettili. Non sono ancora decomposti, ma è evidente che i loro corpi privi di vita sono ormai rigidi, quindi sono stati uccisi diverse ore prima rispetto a quando è stato girato il video. Le zampe di molti di loro sono all’aria e, come nella più orrifica delle sceneggiature cinematografiche, sono riversi ad entrambi i bordi della stradina.
Il veicolo su cui viaggia l’improvvisato cameraman si destreggia tra i bovini senza vita, rallenta per riprendere i particolari, agghiaccianti. Le mosche che iniziano a bersagliare quelle che a breve saranno carcasse, ormai, non si contano più.
Cosa è successo lungo quella strada di montagna? Chi ha ucciso quegli animali? Ma, soprattutto, perchè?
– Chiara Di Miele –
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