Nel corso di servizi a tutela dell’economia la Tenenza della Guardia di Finanza di Sapri, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania, ha portato a termine una complessa operazione che ha permesso di scoprire una delle più grandi frodi fiscali nel settore dei servizi di alloggio e di ristorazione.
L’attività investigativa, coordinata dal Procuratore Capo della Repubblica Giancarlo Grippo e dai sostituti procuratori Valeria Palmieri e Ivana Niglio, ha accertato la commissione da parte di cinque persone indagate di numerosi reati fallimentari, tra cui la bancarotta documentale, perpetrata mediante la sottrazione di parte delle scritture contabili, in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e la bancarotta patrimoniale, attuata col sistematico occultamento di beni della società fallita, attraverso fittizie cessioni di cespiti ad altre società, tutte riconducibili alle stesse persone indagate.
Durante gli appostamenti finalizzati a riscontrare l’effettiva funzionalità delle strutture turistico ricettive, le Fiamme Gialle hanno constatato che i gestori della sala ricevimenti, per occultare elementi positivi di reddito al Fisco, a fronte dei pagamenti effettuati da numerose coppie di sposi non rilasciavano documentazione di natura fiscale. Il denaro provento di evasione fiscale nella gestione di servizi di ristorazione, cerimonie nuziali, meeting ed eventi, dopo essere stato depositato su libretti al portatore e certificati di deposito intestati a persone inesistenti o a terzi estranei e inconsapevoli, veniva successivamente messo a disposizione su conti personali dei soci della società di gestione e dei rispettivi familiari.
Nei confronti dell’amministratore di fatto è stata eseguita l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari. Sono state disposte dal gip Valeria Campanile anche misure cautelari reali che hanno permesso di sequestrare beni e disponibilità finanziarie per circa 7 milioni di euro.
– redazione –
E nel vallo?