Volontari, cittadini e bambini al lavoro per ripulire la vasta area costiera del Comune di Castellabate per ottenere spiagge più pulite, belle e vivibili. Questo è l’obiettivo fissato ogni anno da Legambiente e dai Comuni che aderiscono all’iniziativa denominata “Operazione spiagge pulite”. L’edizione 2019 è stata organizzata, come di consueto, dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Castellabate, in collaborazione con Legambiente Campania, il circolo locale “Una vita per il mare” e coinvolgendo le associazioni locali e l’Istituto Comprensivo di Castellabate, grazie alla collaborazione e alla sensibilità sul tema della dirigente scolastica Gina Amoriello e dei docenti.
L’appuntamento è per domani a partire dalle ore 9 con una giornata interamente dedicata alle tematiche ambientali e strutturata in un ricco programma di iniziative. In caso di condizioni meteo avverse la manifestazione verrà rimandata a data da destinarsi. Anche quest’anno tanti i volontari coinvolti che, armati di guanti e adeguata attrezzatura, provvederanno alla pulizia delle spiagge e delle calette nelle varie frazioni costiere dell’Area Marina Protetta.
“Si tratta di un progetto che sta crescendo di anno in anno – ha commentato l’assessore all’Ambiente Domenico Di Luccia – e che la nostra Amministrazione ha da subito sposato. Quest’anno avremo la presenza anche del Presidente regionale di Legambiente, Mariateresa Imparato, che ringrazio per la vicinanza dimostrata anche nel corso dell’organizzazione sinergica. Castellabate per questa edizione decide di ‘differenziarsi’ sfruttando l’occasione anche per fare un bilancio di tutte le attività messe in campo per la salvaguardia dell’ambiente, ponendo l’accento sulle novità relative alla raccolta differenziata, al conferimento, alla depurazione delle acque e all’ecologia“.
Oltre alla pulizia collettiva delle spiagge si metterà in campo un monitoraggio dei rifiuti spiaggiati. L’indagine di Legambiente è una delle più importanti azioni a livello internazionale di citizen science, ovvero il risultato di un monitoraggio eseguito direttamente dai circoli di Legambiente, da volontari e cittadini, che setacciano le spiagge italiane contando i rifiuti presenti, secondo un protocollo scientifico comune e riconosciuto anche dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, a cui ogni anno vengono trasmessi i dati dell’indagine per completare il quadro a livello europeo. “Un’esperienza unica – dichiara Mariateresa Imparato – che fornisce annualmente dati ed elementi per denunciare una delle più gravi emergenze ambientali dei nostri tempi a livello globale, al pari dei cambiamenti climatici. I rifiuti dispersi in mare hanno impatti su ecosistema marino e sulla salute umana. Azioni collettive come quella organizzata dall’Amministrazione di Castellabate non solo sono utili nel contrastare il marine litter, attraverso la partecipazione dei cittadini, ma anche per avviare la transizione verso la direttiva europea che metterà presto al bando le plastiche monouso“.
– Chiara Di Miele –