E’ intensa l’attività di controllo lungo la costa del basso Cilento portata avanti dagli uomini della Guardia Costiera.
Numerosi sono stati gli accertamenti espletati nell’ambito dell’operazione spiagge libere pianificata a livello nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e sub articolata a livello regionale dalla Direzione Marittima di Napoli per garantire la libera fruizione delle spiagge.
L’operazione mira a contrastare l‘occupazione abusiva di tratti destinati all’uso pubblico da parte di soggetti che ne hanno fatto un uso personale trasformandole di fatto in spiagge private.
L’operazione si inserisce nel contesto delle attività di “Mare Sicuro 2019” che la Guardia Costiera esercita nel corso della stagione estiva a tutela della sicurezza e della legalità per garantire una corretta, consapevole e serena fruizione del mare.
Oggi i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di Palinuro in cooperazione con la Polizia Municipale di Pisciotta hanno liberato circa 10.000 mq di spiaggia libera, abusivamente occupata da attrezzature balneari.
Buona parte del materiale scoperto era stato lasciato sull’arenile durante le ore notturne e posizionato per garantire una sorta di prenotazione del tratto di spiaggia libera.
Il personale ha accertato, infatti, che sotto gli ombrelloni posizionati sull’arenile non vi era traccia dei possibili proprietari, molti dei quali sarebbero tornati in spiaggia nelle ore diurne per poter beneficiare abusivamente di un posto in prima fila.
Nello specifico, sono stati rimossi e sequestrati circa 110 ombrelloni ed oltre 200 tra lettini, sedie da spiaggia e attrezzatura balneare varia.
“Le spiagge libere devono restare un bene a libera fruizione di tutti i cittadini e non devono essere prepotentemente occupate – fa sapere il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Palinuro Francesca Federica Del Re – sono a disposizione di tutti ma corre l’obbligo di rimuovere tutte le attrezzature di proprietà nel momento in cui si va via dalla spiaggia per non incorrere nella abusiva occupazione del demanio marittimo.”
– Claudia Monaco –