Alle prime luci dell’alba, durante un normale controllo del territorio ad Eboli, le Guardie Volontarie Venatorie del Nucleo di Salerno, insieme ai Carabinieri della Stazione di Santa Cecilia coordinati dal Maresciallo Grimaldi, hanno scoperto in località Foce Sele una postazione illegale di cattura ai danni dell’avifauna protetta.
L’impianto era composto da una rete per uccellagione lunga circa 6 metri, ancorata e sostenuta da numerosi picchetti in acciaio, con all’estremità una corda di circa 30 metri per l’attivazione a distanza. E’ stato trovato anche un nascondiglio realizzato con dei cassoni in plastica con un richiamo acustico elettromagnetico vietato che riproduceva i versi dell’avifauna da cattura.
Nei pressi della rete sono state trovate 8 gabbie con all’interno un verdone, un cardellino, un verzellino, due frosoni, due fanelli e due lucherini, utilizzati come richiami vivi. Un cardellino, un fanello e un verdone erano stati imbragati con del filo di nylon e legati ai fasci di cicoria. Sul posto vi erano anche diverse gabbie trappola con all’interno cibo e acqua posizionate tutte su un’ulteriore gabbia contenente un richiamo vivo, oltre ad un autocarro cassonato con ulteriori gabbie con tre lucherini e un cardellino, una gabbia vuota e tre bastoni di acciaio.
Tutta l’attrezzatura per l’attivazione della trappola di cattura è stata sequestrata, così come l’autocarro e, su autorizzazione del Pm di turno presso la Procura di Salerno, tutti gli uccelli trovati sono stati liberati nel cortile della chiesa di San Vito al Sele.
Le guardie del WWF fanno sapere che intensificheranno i controlli in tutta la provincia di Salerno per debellare questa pratica illegale e dannosa per l’avifauna ancora in difficoltà a causa degli incendi e della siccità dei mesi scorsi.
– Chiara Di Miele –