“Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza al collega che durante il turno di lavoro del 21 luglio, presso l’Unità Operativa di Farmacia dell’ospedale ‘Ruggi’ di Salerno, ha subìto minacce verbali e una aggressione fisica da parte di sconosciuti, all’interno della sua postazione di lavoro”.
Così i delegati della CISL FP Francesco Agizza, Alfonso Apolito, Gaetano Biondino, Salvatore Cavaliere, Marco Coda, Giuseppe De Chiara, Annalisa Della Monica, Bonaventura Di Pietro, Antonio Guariglia, Raffaele Iannone, Elvira Iuliano, Giovanni Lopez, Ulisse Manciuria, Luigi Mauro, Armando Pallavicino, Giuseppe Panzuto, Vito Pumpo, Rita Rinaldi, Vincenzo Siano e Pietro Stellato hanno espresso solidarietà per la vittima dell’aggressione. Il motivo parrebbe legato all’invito, da parte dell’operatore sanitario, alla rimozione dell’autovettura di proprietà dello sconosciuto aggressore parcheggiata all’ingresso dell’area destinata allo scarico merci, intralciando così il passaggio dei mezzi trasportatori ed impedendo le attività di transito causando un notevole disagio alle attività lavorative.
“Il rispetto delle norme vigenti ha portato il collega a richiedere lo spostamento dell’autovettura che intralciava il libero transito e la possibilità di scarico e carico di medicinali e presidi per i servizi dell’ospedale – dichiarano all’unisono i delegati – scatenando gesti di estrema violenza da parte dell’utente. L’ennesimo atto vandalico a danno degli operatori sanitari. Il luogo di lavoro nelle aziende sanitarie da ormai troppo tempo rappresenta un luogo estremamente pericoloso per chi vi opera e finché le autorità competenti non decideranno incisivamente di tutelare attraverso un adeguato potenziamento dei servizi di tutela e sicurezza la situazione non può che aggravarsi. Rafforziamo un concetto semplice e fondamentale: a fine giornata il lavoratore ha il sacrosanto diritto di rientrare a casa sano e salvo”.
“Il collega, vittima dell’ennesima violenza, è stato trasportato presso il servizio di Pronto Soccorso, sottoposto ad indagini e cure per aver riportato lesioni e ferite da percosse e sembrerebbe che ad oggi sia ancora in osservazione. Una questione drammatica a carattere nazionale, ove emerge una marcata regressione sociale e culturale del nostro Paese – dichiara il Segretario Provinciale della CISL FP Alfonso Della Porta –. A partire dai Pronto Soccorso, e purtroppo anche in ogni servizio e struttura sanitaria pubblica, il rischio di aggressioni è diventato la norma e non l’eccezione, bisognerebbe ristabilire presìdi di sicurezza ed aumentare gli organici addetti alla vigilanza”.