E’ stata condannata per omicidio colposo, in concorso con un imprenditore e un operaio idraulico forestale, la proprietaria di un bosco di Ceraso in cui nel 2016 rimase gravemente ferito il 43enne rumeno Leonte Vasile che morì dopo tre giorni all’ospedale di Vallo della Lucania. Lo sventurato operaio fu travolto da un albero di 18 metri e pesante circa due tonnellate, segato all’altezza di 60 centimetri da un suo connazionale con la motosega.
Come si legge su “La Città di Salerno“, in questi giorni è giunta la sentenza della Quarta sezione penale della Cassazione. L’80enne residente a Napoli, secondo i giudici, si sarebbe dovuta astenere dall’incaricare una ditta priva dei requisiti minimi per svolgere l’attività di disboscamento. L’imprenditore di Ceraso, all’atto dell’incidente, era privo del Documento unico di regolarità contributiva (Durc) e non era iscritto alla Camera di Commercio.
La proprietaria, committente del taglio degli alberi, aveva stipulato un regolare contratto di vendita del legname da tagliare in tre anni, presentando la domanda di autorizzazione alla Comunità Montana e una successiva richiesta di proroga.
Il Gup del Tribunale di Vallo della Lucania aveva concesso alla donna la sospensione condizionale della pena. Per lei il rito abbreviato, mentre per gli altri due imputati il processo ha seguito il rito ordinario.