Tre persone sono state rinviate a giudizio per la morte dell’operaio ebolitano Antonio Ceres.
L’uomo, 65 anni, perse la vita nel 2021 a Siano mentre stava lavorando alla pulizia di un canalone perché fosse riempito e cementificato. Il muro di contenimento che lo sovrastava, però, cedette e l’operaio rimase sotto i detriti.
Il Gup del Tribunale di Nocera Inferiore, Daniela De Nicola, ha rinviato a giudizio tre imputati con l’accusa di omicidio colposo. Si tratta dell’amministratore della ditta dove Ceres lavorava come manovale, del committente dei lavori e del coordinatore della sicurezza dei lavori.
Per la Procura di Nocera Inferiore, dunque, non sarebbero state applicate adeguatamente le normative del Piano Sicurezza.
La moglie ed i due figli si sono costituiti parte civile e sono rappresentati dall’avvocato Mario Valiante.
L’udienza dibattimentale si terrà il 18 ottobre.
- Articolo correlato:
12/01/2021 – Tragedia sul lavoro a Siano. Operaio originario di Eboli perde la vita in un cantiere