Era stata consolidata nel 2016 la volta del cunicolo di passaggio tra i due tunnel principali della Metro 4 di Milano in cui lunedì scorso ha perso la vita seppellito dai detriti di sgretolamento l’operaio di Lauria Raffaele Ielpo, morto in ospedale poco dopo l’incidente.
Questo emerge dai primi accertamenti effettuati dalla Procura di Milano che ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti e sta indagando sul drammatico incidente accaduto ai danni del caposquadra della ditta “Tbm”.
Il 42enne è stato colpito da una pioggia di pietre e cemento a 18 metri di profondità, mentre stava prendendo delle misure del cantiere della nuova linea 4 della metropolitana. I suoi colleghi ieri hanno scioperato in accordo con i sindacati.
Intanto si attende l’autopsia sulla salma dello sventurato Raffaele e soltanto dopo verrà restituita ai familiari per l’estremo saluto.
L’operaio lauriota, soprannominato dai colleghi “Gazza”, aveva effettuato lo stesso genere di lavori anche in Cina, Sudafrica, in Norvegia e in Islanda. Nel cantiere M4 di Piazza Tirana a Milano stava realizzando i cunicoli per le uscite di sicurezza della linea. Lunedì, prima del tragico incidente, aveva inviato un messaggio Whatsapp ad un suo collega, con la frase “Sto entrando in cantiere” e una sua foto in cui gli mandava scherzosamente un bacio.
– Chiara Di Miele –
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