Condannate a tre anni di reclusione in primo grado quattro persone per la morte di Nicola Quaranta, un operaio 40enne di Postiglione che perse la vita nel 2011 all’interno di un cantiere edile.
Come si legge sul quotidiano “La Città di Salerno“, il giudice del Tribunale di Salerno, Enrichetta Cioffi, ha pronunciato la sentenza che chiude il primo grado a carico del titolare dell’impresa edile, del direttore del cantiere, della committente dei lavori e dell’ingegnere coordinatore per la progettazione.
Quaranta stava lavorando all’interno di una proprietà privata di Roccadaspide quando perse l’equilibrio e precipitò dall’impalcatura. Secondo gli inquirenti la sua tragica morte fu causata dal mancato rispetto delle norme di sicurezza nel cantiere allestito in località Carretiello. Per questa negligenza è scattata l’accusa per omicidio colposo.
Inoltre pare che inizialmente ci fosse stato anche un tentativo di sviare le indagini dei Carabinieri dirottandoli presso un cantiere diverso da quello in cui Quaranta perse la vita.
La sua famiglia, attraverso il fratello, si è costituita parte civile nel procedimento. Nicola Quaranta non era sposato e viveva insieme alla madre vedova, guadagnandosi da vivere lavorando come muratore alla giornata.
Per le motivazioni della sentenza di condanna in primo grado bisognerà attendere 90 giorni e soltanto dopo gli imputati potranno stabilire se ricorrere in Appello.
– Chiara Di Miele –