Buone nuove per gli operai idraulico forestali campani giungono attraverso Vincenzo Luciano, presidente di Uncem Campania, che annuncia lo sblocco degli oltre 43 milioni di euro relativi all’APQ forestale campano da parte del Ministero dell’Ambiente, che condurranno ad una risoluzione definitiva della difficoltosa situazione in cui, ormai da troppo tempo, versano i dipendenti delle Comunità Montane.
“Per attivare il primo APQ, relativo ai 43 milioni di euro e 600mila, – spiega Luciano a Ondanews – c’era bisogno di avere dei pareri sia del Ministero dell’Ambiente che del Ministero dell’Agricoltura, attraverso l’Agenzia della Coesione che coordina questi accordi di programma sui fondi europei. Avevamo già risposto ad una serie di chiarimenti, ma il Ministero dell’Ambiente aveva richiesto un’ulteriore integrazione che abbiamo fornito in tempi brevissimi come Comunità Montane attraverso la struttura forestale regionale. Abbiamo avuto in sostanza l’ok per l’attivazione di queste risorse, che verranno inviate alla Regione Campania. Al massimo entro luglio si riuscirà ad attivare queste risorse. Nel frattempo il consigliere delegato Franco Alfieri ha predisposto una delibera di anticipazione da parte della Regione, per cui anche se ci fossero dei ritardi burocratici nelle procedure per inviare queste risorse alla Regione, si attiverebbe comunque l’anticipazione regionale“.
Finalmente gli idraulico forestali di tutta la regione potranno tirare un sospiro di sollievo, dunque, e sperare in una prosecuzione del loro percorso lavorativo più serena. “Per il 2015 – spiega ancora il presidente di Uncem Campania – la Regione potrà soddisfare una buona parte degli arretrati da corrispondere ai lavoratori forestali. Poi con l’attivazione delle risorse sul Patto per il Sud si riusciranno a coprire la restante parte del 2015, il 2016 e il 2017. Entro ottobre si pensa di attivare anche queste risorse e quindi con molta fiducia crediamo che, entro fine anno, potremo rimettere sui binari giusti sia la questione legata alla risorse sia l’altra grande partita che è quella della riforma della forestazione in Campania. Anche il governatore De Luca lavora all’unisono con noi per non avere più debiti alle spalle e portare in Consiglio la riforma“.
Proprio sulla riforma Luciano si sofferma chiarendo la posizione dell’Unione degli Enti Montani riguardo alla governance legata alla forestazione. “Mentre siamo tutti d’accordo su cosa dovrà essere la forestazione in futuro – spiega – c’è qualche differenziazione tra noi e il sindacato per ciò che concerne la governance, cioè chi deve governare la forestazione. Per noi dovranno essere le Comunità Montane trasformate in Unione dei Comuni Montani, perchè vogliamo che la forestazione resti in capo alla sfera pubblica, mentre le organizzazioni sindacali parlano di un’agenzia regionale. Noi non siamo convinti, perchè questo rischia di centralizzare anche la gestione dei lavoratori a livello napoletano con il solito direttore burocrate regionale lontano dai territori. Dove sono state fatte le agenzie ci sono già dei problemi, al contrario delle regioni in cui la forestazione è gestita dalle Unioni dei Comuni Montani come in Piemonte“.
– Chiara Di Miele –