Continuano i colpi di scena nell’indagine per l’omicidio del Sindaco Pescatore di Pollica Angelo Vassallo.
La Procura Distrettuale Antimafia di Salerno, come si legge su “Il Fatto Quotidiano”, ha chiesto l’archiviazione per il carabiniere Luigi Molaro, collaboratore del Colonnello arrestato Fabio Cagnazzo.
Secondo la Procura Molaro avrebbe agito esclusivamente per un rapporto di asservimento nei confronti di Cagnazzo. La richiesta di archiviazione sarà discussa il 20 febbraio.
Il carabiniere sarebbe stato coinvolto attivamente nel depistaggio che voleva orientare le indagini sullo spacciatore Bruno Humberto Damiani, inizialmente sospettato. Molaro avrebbe avuto un ruolo chiave nel recupero delle immagini di videosorveglianza, nella manipolazione dell’album fotografico e nella stesura di appunti confluiti nelle annotazioni di Cagnazzo. Sempre secondo chi ha condotto le indagini, inoltre, sarebbe stato l’intermediario di alcune telefonate tra il Colonnello e i fratelli Palladino, indagati per traffico di droga, il 20 settembre 2010, quando i pm decisero di sequestrare i video custoditi dai carabinieri nella Caserma di Castello di Cisterna. Ma questi elementi per la Procura Antimafia non sarebbero sufficienti per giustificare un processo a suo carico.
Richiesta l’archiviazione anche per Salvatore Ridosso, figlio del collaboratore di giustizia Romolo. Sebbene abbia partecipato al sopralluogo per la preparazione dell’omicidio, per gli inquirenti sarebbe estraneo al gruppo che ha pianificato il delitto.
Per la Procura salernitana i responsabili sarebbero il Colonnello Cagnazzo, l’ex brigadiere Lazzaro Cioffi, l’imprenditore Giuseppe Cipriano e Romolo Ridosso i quali volevano impedire che Vassallo denunciasse i loro traffici di droga nel Porto di Acciaroli.
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