Il giallo sulla morte di Trifone Ragone e della sua fidanzata Teresa Costanza, assassinati lo scorso 17 marzo in auto con cinque colpi di pistola all’uscita del Palazzetto dello Sport di Pordenone, ha scosso anche il Vallo di Diano e in particolare Sala Consilina.
Il 29enne Caporal maggiore dell’Esercito, militare effettivo al 132/o Reggimento Carri di Cordenons e originario di Adelfia in provincia di Bari, aveva un particolare legame con la città capofila del Vallo di Diano. Il nonno di Trifone, infatti, è stato maresciallo della Guarda di Finanza di Sala Consilina negli anni ’70. Il maresciallo Ferrante ha vissuto per molti anni in un attico di sua proprietà, in via Mezzacapo con sua moglie e i suoi tre figli, tra cui Eleonora, madre di Trifone.
Dopo la morte del nonno del sottufficiale, la famiglia ha deciso di raggiungere le proprie origini e trasferirsi in Puglia. Ma il legame con il Vallo di Diano e Sala Consilina in particolare è rimasto sempre forte tant’è che ogni anno Trifone accompagnava sua nonna nel suo appartamento di via Mezzacapo. Chi lo conosceva lo descrive come un ragazzo solare, sempre disponibile, molto attento e legato alla sua famiglia. Era appassionato di culturismo, nel 2013 aveva partecipato al concorso di Mister Friuli Venezia Giulia, aggiudicandosi il titolo di Mister Lignano.
Trifone che aspirava a far parte della Guardia di Finanza era molto affascinato dalla moda, infatti, ha posato anche come modello, assumendo lo pseudonimo di Luca B.
“Ho vissuto l’infanzia con la madre di Trifone, Eleonora – ha detto Luigi – giocavamo spesso insieme, abbiamo la stessa età. Non si può morire a quell’età e in quel modo. Era un ragazzo solare, lo vedevo ogni anno perché veniva con sua nonna a Sala Consilina per qualche giorno. Siamo tutti molto dispiaciuti”.
– Giovanna Quagliano –