Ha preso il via ieri il processo a carico di Mariabarbara Vacchiano e Damiano Noschese per l’omicidio di Marzia Capezzuti, la 29enne milanese che è morta in seguito a indicibili torture di cui i due coniugi sono accusati.
Improvvisamente la giovane scomparve mettendo in allarme i familiari in Lombardia e anche la trasmissione “Chi l’ha visto?” per poi essere ritrovata circa sette mesi dopo, nell’ottobre del 2022, in un casolare abbandonato a Montecorvino Pugliano.
La prima udienza in Corte d’Assise ha visto il silenzio della Vacchiano e di Noschese, presenti in aula e accompagnati dai difensori di fiducia i quali si sono opposti alla presenza nel processo delle parti civili, fatta eccezione della famiglia di Marzia.
I giudici si sono riservati di decidere in tal senso, mentre hanno concesso il via libera alle riprese televisive del procedimento penale.
Sono numerose le parti civili, oltre al padre, alla madre e alla sorella della giovane vittima. Infatti nel lungo elenco figurano anche l’Amministrazione comunale di Pontecagnano, la Fondazione Polis e le associazioni “Spaziodonna” e “Al posto tuo”.
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