Non è ancora sorta, ma sta già facendo parlare molto di sé la statua di Padre Pio che Ogliastro Cilento, con un protocollo di intesa insieme al comune di Prignano, vorrebbe costruire in un’area collinare a ridosso tra i due paesi. Nulla di anormale se non fosse che nel progetto la statua si presenta con i suoi 85 metri di altezza e un costo stimato che si aggira intorno ai 150 milioni di euro, tanto che entrerebbe nella classifica delle statue più alte del mondo classificandosi al 59° posto.
Il monumento, così come progettato, si compone della figura di Padre Pio benedicente, posizionato sulla sommità di un edificio da adibire a santuario. L’amministrazione comunale di Ogliastro Cilento, tramite una delibera dello scorso 18 dicembre, ha lanciato una sfida che non sta però raccogliendo favori e sul web impazzano le critiche.
La prima a portare la vicenda sotto i riflettori era stata la nota conduttrice, Luciana Littizzetto, che nel programma di Rai 3 “Che tempo che fa”, in onda domenica 24 gennaio 2016, ironizzò sull’idea ipotizzando che “se alla statua mettessero un ripetitore sulla testa, in Campania prenderebbero la tv Svizzera”.
Sta raccogliendo molti consensi sul web la petizione contro la statua, lanciata on line da Gerarda Ariana, capo del comitato civico Ogliastro Cilento e frazioni, che ad oggi ha raccolto più di 2500 firme e ha intenzione di consegnare il documento a Papa Francesco affinché blocchi il progetto. Al momento è stato realizzato solo un plastico (nella foto) che è stato collocato all’interno della sala del consiglio comunale di Ogliastro, costato 8mila euro arrivati attraverso un pasticcere torinese devoto al santo, con il consenso del sindaco di Ogliastro Michele Apolito che vorrebbe trasformare il comune cilentano in una meta di turismo religioso.
– Tania Tamburro –