Il colloquio di lavoro, che sia in presenza oppure online, è da sempre un momento di tensione per i candidati e la tensione può portare a commettere degli errori, che seppur banali, possono pregiudicare il buon andamento della selezione. Che fare dunque? Il primo passo per evitare di commetterli, è esserne consapevoli! Nel mio lavoro ho colloquiato tantissime persone, giovani e meno giovani, uomini, donne, laureati e non e ho notato che alcuni errori sono commessi abbastanza frequentemente da tutti i candidati. Naturalmente sarebbe impossibile elencarli tutti, ecco perché ci concentreremo su quelli più frequenti:
- Arrivare in ritardo. Sappiate che la puntualità sarà oggetto di valutazione, quindi vi sconsiglio vivamente di arrivare in ritardo. Se proprio doveste avere un imprevisto avvisate il selezionatore tempestivamente, in questo modo saprete se può aspettarvi o se è il caso di fissare un nuovo appuntamento;
- Non ascoltare la domanda. Ascoltate bene la domanda e nel caso chiedete di ripeterla prima di rispondere, in questo modo sarete sicuri di non dare una risposta vaga o insufficiente;
- Non rispettare i turni di parola. Uno parla e l’altro ascolta e viceversa, meglio non accavallarsi o nessuno sentirà niente;
- Dare del tu. Non importa se il selezionatore è più giovane o meno preparato di voi, non date mai del tu a meno che non vi venga richiesto, in questo modo dimostrerete di avere rispetto per i ruoli;
- Fare polemiche/lamentarsi. Che siate di destra o di sinistra, pro o contro i vaccini o arrabbiati col mondo, non è il luogo nè il momento giusto per polemizzare o per lamentarsi di tutto quello che non va nel vostro lavoro o nella vostra vita;
- Avere un abbigliamento non adeguato al contesto. In un colloquio di lavoro l’abito fa il monaco e non perché non si voglia dare spazio alla vostra espressività ma perché bisogna adeguarsi al contesto. Andreste al mare in tailleur o vestiti in giacca e cravatta? È tutta una questione di contesto!
- Ingigantire la propria esperienza o inventarsi competenze oltre che sbagliato è anche poco furbo. Al selezionatore basteranno poche domande per smascherarvi ed escludervi dalla selezione;
- Non sorridere. Sembrerà banale, ma il sorriso richiama positività e guardare una persona sorridente aiuta ad essere ben disposti nei suoi confronti;
- Non dimostrare entusiasmo. La concorrenza oggi è molto alta e presentarsi in maniera svogliata, rispondere a monosillabi e non fare domande indicano scarso interesse e questo porterà il selezionatore ad orientarsi su candidati maggiormente motivati;
- Non conoscere l’azienda. Potrebbero chiedervi perché volete entrare in azienda e per rispondere a questa domanda dovete conoscerla, andate sul sito e studiate la storia, la vision, la mission, le sedi e tutto quello che può interessarvi e rendervi interessanti.
E se dopo tutti questi accorgimenti il colloquio va male? Si vede che non era l’azienda giusta per voi. L’esito di un colloquio è sempre un’incognita, ma se non altro avrete fatto esperienza oltre che una bella figura e vi sentirete più forti e preparati per quelli successivi.