“Officina del Lavoro” è la rubrica di Ondanews a cura della dottoressa Mariagrazia Stabile, psicologa del Lavoro e delle Organizzazioni. Nasce dall’idea di creare uno spazio in cui le persone alla ricerca di lavoro possano chiedere consigli e suggerimenti su come migliorare il curriculum vitae, la lettera motivazionale oppure come sostenere un colloquio, quali domande porre e in che modo. Allo stesso tempo si vuole dare spazio anche alle aziende che hanno una posizione aperta da molto tempo senza che riescano a trovare la risorsa adatta.
- Buongiorno dottoressa, sono P. e nella scorsa rubrica ho letto che, prima di un colloquio, è utile preparare una presentazione di sé stessi che non superi i 3 minuti. Volevo chiederle di approfondire questo argomento in quanto ho sempre difficoltà quando devo descrivermi o parlare delle mie esperienze. Grazie.
Salve P. e grazie per la domanda, ti confermo che è una delle “domande critiche” più difficili da preparare e spesso dedico un’intera sessione del percorso di orientamento individuale proprio a questo. E’ molto probabile che il selezionatore, all’inizio del colloquio, ti chiederà “Mi parli di lei”, in questa fase la sua attenzione su di te sarà molto alta e bisogna far in modo che resti tale. Approfitta di questo spazio che ti viene concesso per comunicare: 1. Chi sei; 2. Quali competenze hai; 3. Cosa ti ha spinto a candidarti; 4. Cosa potresti fare per la sua azienda. In un colloquio individuale (a differenza delle prove di gruppo di cui parlavo la scorsa volta) una buona presentazione va dai 3 ai 5 minuti, ad alcuni sembrano pochi, per altri è un tempo lunghissimo, in realtà è un tempo giusto se si considera che il tuo obiettivo è quello di suscitare l’interesse del selezionatore. Devi fargli capire quanto sei motivato e appassionato e non è necessario scendere troppo nei dettagli, sarà lui a porre domande di approfondimento se in questa prima fase saprai essere chiaro e convincente. Ti consiglio di mettere per iscritto i 4 punti che ti ho elencato e di provare più volte ad impostare un discorso, potrebbe essere utile anche registrarti per valutare su cosa migliorare. Buon lavoro!
- Salve dottoressa, sono M. e sono mamma di una bellissima bambina di 1 anno e mezzo. Sono una persona attiva e dinamica, prima della nascita di mia figlia ho sempre lavorato e credo sia arrivato il momento di ricominciare. Purtroppo nonostante le tante candidature spesso non vengo chiamata e se mi chiamano la prima cosa che mi chiedono è “come mai non ha lavorato per un anno e mezzo?” e mi mette un po’ a disagio. Come si fa a non far emergere questo buco nel curriculum?
Cara M., capisco il tuo disagio ed è vero, i buchi nel curriculum fanno paura. Ecco perché devi puntare sulla valorizzazione delle tue competenze. Come? Attraverso la creazione di un curriculum non tradizionale. Racconta chi sei mettendo in risalto i tuoi punti di forza attraverso dei grafici, una mappa concettuale, un video, una presentazione in power point, insomma sii creativa e non usare l’ordine cronologico come criterio di presentazione per le tue esperienze formative e lavorative. Se non sei una persona particolarmente tecnologica o creativa allora puoi giocare d’anticipo e inserire nella lettera di presentazione che hai scelto di fermarti per fare la mamma, ma che ora sei pronta e motivata a ripartire. Se durante la maternità hai avuto la possibilità di seguire corsi di formazione e/o aggiornamento online, mettilo bene in evidenza all’interno della lettera, questo aiuterà il selezionatore a capire che sei una persona con tanta voglia di fare e di rimettersi in gioco. Buona fortuna!
Il prossimo appuntamento con “Officina del Lavoro” è previsto per il 25 maggio. Per porre ulteriori domande alla dottoressa Stabile rivolgersi entro il 19 maggio al numero 328/8830371 oppure scrivere a grazia.stabile@hotmail.com.
– Mariagrazia Stabile –